Il Vivaldi Festival nasce fin dalla sua prima edizione già tra i festival nazionali di maggiore rilievo riconosciuti dal Ministero della Cultura, con il supporto della Regione del Veneto e delle maggiori istituzioni locali, nonché con la collaborazione dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi della Fondazione Cini e della RAI e con la regia di Enrico Castiglione
Nella Basilica dei Frari di Venezia, giovedì 21 ottobre alle 20.30, si terrà la serata finale della prima edizione del Vivaldi Festival, fondato da Enrico Castiglione, che per un mese ha animato la città con una serie di appuntamenti musicali di prestigio: il grande mezzosoprano Cecilia Bartoli, una delle maggiori interpreti del repertorio operistico barocco in una delle sue rare presenze in Italia, riceverà il Premio Vivaldi d’Oro. Oltre alla cerimonia di consegna del Premio, la serata prevede l’esecuzione di pagine tratte dall’Estro Armonico di Vivaldi: un concerto-evento in cui l’Orchestra Canova sarà raddoppiata negli spazi della Basilica secondo l’antico stile barocco, disposta nelle due contrapposte cantorie di fronte all’altare maggiore, creando uno straordinario effetto stereofonico naturale. Il concerto sarà diretto da Enrico Saverio Pagano.
Il Vivaldi Festival nasce proprio dal desiderio di dedicare un festival a Vivaldi nella città dove è nato
Il Vivaldi Festival nasce con la volontà di creare a Venezia un festival permanente che ogni anno offra la riscoperta del suo patrimonio musicale, dalla musica concertistica a quella operistica del tutto ancora sconosciuta, attraverso la migliore prassi esecutiva dando spazio a diversi modi e stili di interpretare ed eseguire oggi Vivaldi: dal rigore filologico alle più recenti tendenze interpretative dei migliori strumentisti e solisti della musica colta. “Nessun grande compositore, da Mozart a Verdi, da Rossini a Puccini – ha dichiarato Enrico Castiglione – ha bisogno di un ‘festival’, ma tutti i grandi compositori hanno il proprio ‘festival’ nella città in cui sono nati. Il Vivaldi Festival nasce proprio dal desiderio di dedicare un festival a Vivaldi nella città dove è nato e dove Vivaldi è diventato uno dei più prolifici quanto rivoluzionari musicisti del Settecento e certamente non solo l’autore delle ‘Quattro Stagioni’, solo uno dei suoi capolavori. Iniziamo quest’anno dedicando maggiore attenzione al Vivaldi strumentale e al Vivaldi sacro, per poi allargare dal prossimo anno l’offerta del Vivaldi Festival anche al suo teatro musicale, poco conosciuto dal grande pubblico, di cui metteremo in scena le opere. E, da regista, la sfida sarà quella di offrire le opere di Vivaldi con la massima aderenza al testo ma con soluzioni drammaturgiche e scenografiche non conformiste o tradizionali che dir si voglia. Senza dimenticare, anzi tenendo ben presente, che Vivaldi per primo è stato un grande sperimentatore”.
Il programma ha visto una prestigiosa serie di concerti tutti nel segno di Vivaldi, alcuni nei luoghi dove operò e visse lo stesso grande compositore
Il programma ha visto una prestigiosa serie di concerti tutti nel segno di Vivaldi, alcuni nei luoghi dove operò e visse lo stesso grande compositore, come la Chiesa della Pietà, nel cui orfanotrofio Vivaldi fu maestro e animatore instancabile, la Chiesa di San Giovanni in Bragora, dove Vivaldi fu battezzato, ma anche appunto la Basilica di S. Maria Gloriosa dei Frari, la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, nonché nei più antichi palazzi scuole della città come la Scuola Grande di San Rocco e la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista.

