Per il secondo anno consecutivo il maestro Massimo Pasinato di Vicenza si è aggiudicato la medaglia d’argento del Trofeo Arbiter, destinato ai migliori sarti d’Italia
Il maestro Massimo Pasinato per il secondo anno consecutivo si è aggiudicato la medaglia d’argento del Trofeo Arbiter, destinato ai migliori sarti d’Italia. Giovane artigiano di Vicenza, ha attirato anche sul Veneto i riflettori dell’alta sartoria maschile. Figlio d’arte, infatti, ha appreso la professione dalla madre sarta. Oggi ha dimostrato che si possono raggiungere livelli più che ragguardevoli seguendo le proprie inclinazioni con impegno.
“Alla fine seguii il consiglio di mia madre di mettere in pratica la mia spiccata manualità nella sartoria”
E’ lo stesso artigiano di Vicenza a raccontare la storia personale che lo ha portato ad essere uno dei migliori sarti d’Italia: “Sono nato il 30 gennaio del 1975. Ho iniziato a lavorare nell’89 all’età di quattordici anni, dopo aver finito le scuole medie. Arrivo da una famiglia di artigiani, mio padre è un falegname mentre mia madre è sarta. Fin da bambino ho sempre avuto una grande manualità. Ricordo che mi chiudevo nel garage di mio padre dove al tempo teneva i suoi attrezzi da lavoro e mi mettevo ad armeggiare con qualsiasi strumento mi passasse tra le mani. Avevo anche iniziato (avrò avuto meno di dieci anni!) a fare dei piccoli braccialetti in pelle che addirittura consegnavo a domicilio agli altri bambini, che me li commissionavano. Perciò alla fine delle medie gli insegnanti mi avevano appunto consigliato di intraprendere una scuola a indirizzo artistico, ma alla fine seguii il consiglio di mia madre di mettere in pratica la mia spiccata manualità nella sartoria in cui lei lavorava. Così a settembre, dopo le vacanze estive, iniziai a lavorare nella sartoria Gino Calabresi di Vicenza. La fortuna di iniziare da giovani in un qualsiasi laboratorio artigianale è quella di poter acquisire una grande manualità e velocità, cosa che da adulti non si riesce più a fare”.
“Ero riuscito in un solo lavoro a unire la mia grande manualità, la voglia di creare e costruire qualcosa di mio da zero e, allo stesso tempo, la passione che nutrivo per i film degli anni ’60 e ’70, e in particolare per la grande eleganza di molti attori dell’epoca”
Il vincitore di Vicenza prosegue nel raccontare la passione che anima la professione dei sarti: “Il signor Calabresi è stato il primo maestro che mi ha formato, ma non è stato il solo: ero seguito in primis da mia madre e dalla moglie di Calabresi. La voglia di imparare era tanta, così decisi di iscrivermi a una scuola di taglio e cucito tenuta dal maestro sarto Ottavio Ossato, a Vicenza. In questo modo potevo combinare il lavoro pratico che imparavo in sartoria e le basi teoriche della modellistica che acquisivo a scuola. Ero riuscito in un solo lavoro a unire la mia grande manualità, la voglia di creare e costruire qualcosa di mio da zero e, allo stesso tempo, la passione che nutrivo per i film degli anni ’60 e ’70, e in particolare per la grande eleganza di molti attori dell’epoca. Ricordo ancora oggi le notti a guardare di nascosto Jerry Lewis e Dean Martin che cantavano e ballavano sempre in giacca e cravatta: mi sarebbe piaciuto molto poter essere stato il loro sarto… Comunque, l’esperienza che stavo accumulando mi permise, più o meno a 16 anni, di prendermi la prima grande soddisfazione: tagliai e confezionai la mia prima giacca. Ricordo ancora oggi una bellissima giacca in puro pelo di cammello! Ovviamente il mio lavoro non si impara solo in bottega e c’è bisogno di continuare a evolversi. Per questo ho frequentato delle importanti scuole di taglio come la “Ligas” di Torino e l'”Istituto Secoli” di Bologna. Ho appreso molto anche dai manuali di taglio di grandi sarti come Gregorio Luzzi, oltre che dai miei colleghi”.
Il governatore Zaia: “Il maestro Pasinato ha saputo affermare il prestigio della tradizione sartoriale veneta tra i maestri del settore”
Lo stesso presidente della regione Veneto, Luca Zaia, si è voluto complimentare con il maestro Pasinato per la vittoria del prestigioso riconoscimento: “Con questo premio, conquistato per il secondo anno consecutivo, il maestro Pasinato ha saputo affermare il prestigio della tradizione sartoriale veneta tra i maestri del settore. Mi congratulo con il nostro sarto vicentino che ha seguito le orme della madre, sarta anche lei, e lavorando con passione e con impegno è riuscito ad affermarsi tra i nomi di eccellenza della sartoria maschile. Mi auguro – conclude il Presidente – che riesca a trovare ragazzi disposti a diventare apprendisti nel suo atelier, portando avanti la tradizione della sartoria vicentina”.
