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Ballottaggio a Verona: niente accordo tra il sindaco Sboarina e Flavio Tosi

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Il sindaco uscente di Verona Federico Sboarina mantiene la linea del no rispetto ad un accordo con Flavio Tosi: “Niente accordi di Palazzo”. Botta e risposta nel frattempo tra Tosi e Giorgia Meloni per il mancato apparentamento

Il sindaco uscente di Verona, Federico Sboarina, tira diritto e mantiene il suo no all’ipotesi di apparentamento con Flavio Tosi al ballottaggio per le amministrative. “Il cuore della maggioranza dei veronesi batte già unito nel centrodestra – spiega Sboarina – a prescindere dai tecnicismi e dallo spostamento di uno o più simboli da una parte all’altra della scheda elettorale. Ringraziamo Tosi e Forza Italia per l’apertura ufficiale all’apparentamento. Così come il presidente Silvio Berlusconi che nelle scorse settimane aveva già dichiarato che il suo partito al ballottaggio avrebbe appoggiato chi nell’alveo del centrodestra avrebbe preso più voti. Ma la nostra è una scelta di coerenza, senz’altro coraggiosa, però rispettosa dell’elettorato. E per noi quest’aspetto viene prima di ogni altra cosa. Siamo contenti dell’appoggio di Forza Italia, che riunisce il centrodestra in unica casa”.

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“I veronesi di centrodestra condividono per natura la stessa visione del lavoro, della famiglia, della sicurezza, del sociale, dello sviluppo della città, della difesa delle nostre tradizioni”

“Noi il contratto – prosegue il sindaco uscente Federico Sboarina – abbiamo deciso di firmarlo direttamente coi veronesi. E non all’interno dei palazzi per mezzo di un apparentamento tecnico che non sarebbe stato apprezzato dai cittadini. E avrebbe regalato alla sinistra, per una stranezza della legge, un maggior numero di consiglieri comunali. Auspichiamo un grande incontro pubblico di tutta la famiglia di centrodestra. I grado di garantire sin d’ora un percorso amministrativo comune e trasparente nell’interesse della città. Perché i veronesi di centrodestra condividono per natura la stessa visione del lavoro, della famiglia, della sicurezza, del sociale, dello sviluppo della città, della difesa delle nostre tradizioni. Per queste ragioni riteniamo che anziché un apparentamento tecnico al ribasso sia più importante impegnarci per un grande accordo programmatico. Che definisca insieme la miglior squadra possibile al servizio di Verona”.

Botta e risposta nel frattempo tra Flavio Tosi e Giorgia Meloni per il mancato apparentamento a Verona.

“Federico Sboarina a Verona e Valerio Donato a Catanzaro potranno contare sul sostegno dell’intero centrodestra, al di là delle formule tecniche di una condivisione che rimane sostanziale”, ha detto Meloni nel pomeriggio. “In particolare a Verona, seppur in assenza di un apparentamento tecnico, Fratelli d’Italia si fa garante da subito della piena condivisione del progetto con Flavio Tosi. Per dare al capoluogo scaligero un programma e una squadra di centrodestra vincenti”, ha sottolineato la presidente di Fratelli d’Italia in una nota.

Parole che hanno stupito Tosi, ma non solo. “Leggo con meraviglia la nota di Giorgia Meloni. La quale interpreta a suo modo una mia dichiarazione, alludendo a un accordo raggiunto con Fdi a Verona in vista del ballottaggio. Accordo che non c’è”.

Tosi in giornata aveva ribadito la propria posizione in un post su Facebook. “Accetteremo solo l’apparentamento ufficiale, l’unico previsto dalla normativa sui ballottaggi, alla luce del sole. Apparentamento che farebbe eleggere in Consiglio Comunale i nostri uomini e le nostre donne di centrodestra più votati e più votate, quindi scelti e scelte dal popolo”, aveva evidenziato. “Accordicchi di palazzo e careghe non ci interessano. Come non ci interessa essere trattati come alleati di serie B, Una logica anti-democratica!”. “E irrispettosa: un po’ come se ti invitassero a cena e mentre gli amici mangiano in salotto, tu sei seduto nel guardaroba”, aveva concluso Tosi.

La posizione di Sboarina

“Con Giorgia Meloni ci eravamo già sentiti. È chiaro che c’è stato un confronto rispetto al tema dell’apparentamento, dopodiché, ve l’ho già detto, c’è stata la scelta che ho fatto e che stiamo portando avanti”, ha detto a Verona Federico Sboarina, a proposito della decisione di non apparentarsi con Flavio Tosi per il secondo turno delle comunali. “Ho letto da qualche parte che io ‘avrei chiuso’. Io non ho non ho chiuso a nessuno. Io ho parlato dei tecnicismi e dell’apparentamento e in parallelo è che io ho aperto. Cioè io ho aperto ad un accordo che sia un accordo programmatico perché i tecnicismi non vengono e non verrebbero capiti dai cittadini veronesi”. “Quindi il messaggio, dal mio punto di vista, è un messaggio positivo: con Forza Italia, sulla base di un accordo programmatico è un’apertura che io ho già dichiarato all’inizio”.

 “Spero che gli amici di Fratelli d’Italia ci ripensino. Il voto di domenica – ha dichiarato invece Matteo Salvini – dice che il centrodestra unito vince” e a Verona ha oltre il 60%.

La redazione

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