A Verona uno scavo ha riportato alla luce un complesso affrescato del II secolo. Molti particolari hanno subito fatto accostare gli scavi della città scaligera ad una piccola Pompei. Oggi la Soprintendenza ai Beni Archeologici ha aperto le porte del cantiere ai media.
Anteprima speciale a Verona degli eccezionali reperti archeologici risalenti all’epoca romana imperiale che lasciano intravedere una ‘piccola’ Pompei nel sottosuolo dell’ex cinema Astra, nell’area vicina a Porta Borsari. La Soprintendenza ai Beni Archeologici ha aperto le porte del cantiere alla stampa.
Tra i ‘pezzi’ più pregiati, una casa romana con pareti affrescate, ritrovata durante gli scavi, con tracce evidenti di un incendio avvenuto verso la fine del III secolo. Il sottosuolo della Verona romana di epoca imperiale regala così un’altra emozionante sorpresa. Secondo gli archeologi, l’incendio sembra aver messo fine alla frequentazione del complesso.

I lavori archeologici sotto al cinema Astra di via Oberdan 13, sono ripresi ultimamente, dopo che furono iniziati circa 15 anni fa
Il sito presenta resti crollati dei soffitti, un mobile di legno carbonizzato e pareti affrescate. I lavori archeologici sotto al cinema Astra di via Oberdan 13, sono ripresi ultimamente, dopo che furono iniziati circa 15 anni fa, nell’ambito di un più vasto progetto di ristrutturazione e riqualificazione dell’immobile avviato dai nuovi proprietari. Confermando, quindi, quanto di importante si pensava potesse celare il sottosuolo veronese.

Un ambiente che ha conservato intatti, nonostante la distruzione, i magnifici colori delle pareti
Durante lo scavo sono stati rinvenute murature affrescate, impianti di riscaldamento sia a pavimento che a parete, pavimenti in cementizio decorati da tessere e crustae. Stando a quanto riporta la Soprintendenza “anche all’ex cinema Astra, come anche in altri contesti cittadini, un incendio sembra aver messo fine alla frequentazione del complesso. Un ambiente che ha conservato intatti, nonostante la distruzione, i magnifici colori delle pareti affrescate risalenti al II secolo”. Il probabile evento tragico alla base della distruzione del complesso romano di Verona ha fatto subito scattare l’analogia con Pompei.
