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Venezia pensa al polo del refitting nautico all’Arsenale nell’area ex Mose

L’idea del Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro all’inaugurazione del Salone Nautico: trasformare l’ex area Mose all’Arsenale in un grande luogo di refitting e di manutenzione invernale dei megayacht. “E’ lavoro sano, ed è l’occasione di avere un indotto enorme”

La pandemia costringe Venezia a ripensarsi. Ad immaginare sé stessa in altre maniere. Il crollo del turismo, lo spopolamento: sono tutti fattori che provocano grande preoccupazione. Ed ecco quindi che l’idea l’ha lanciata oggi il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, nel corso della presentazione del secondo Salone Nautico lagunare, in programma dal 29 maggio al 6 giugno prossimi: “Dovremmo pensare alle aree dove dovevamo fare le manutenzioni del Mose, all’Arsenale, che potrebbero tornare nella disponibilità della città, per fare un grande luogo di refitting e di manutenzione invernale dei megayacht, che potrebbero stare da noi e non in Costa Azzurra”.

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Con il termine refitting di un’imbarcazione si intende infatti una serie di attività come la riparazione, il ripristino, l’ammodernamento di una barca, parziale o totale

Viene così lanciato anche il guanto di sfida alla popolare località della Sardegna, oggi tra i luoghi privilegiati per il rimessaggio invernale delle imbarcazioni di lusso. Con il termine refitting di un’imbarcazione si intende infatti una serie di attività come la riparazione, il ripristino, l’ammodernamento di una barca, parziale o totale. Ad esempio a La Ciotat, a meno di 400 chilometri da Genova e tre ore d’auto da Sanremo, la Francia ha concentrato risorse pubbliche e private per realizzare un polo del diporto di lusso.

Il piano francese ha previsto investimenti pubblici per circa 100 milioni di euro e non ruotera solo attorno al business del refitting. Ma include un forte impatto urbanistico grazie alla creazione dello “Yachting village” situato alle spalle del cantiere navale. Un’area sulla quale troveranno spazio aziende dell’indotto e laboratori artigianali in grado, secondo le autorità locali, di “mantenere viva” la zona industriale sette giorni su sette. Evidentemente il sindaco Luigi Brugnaro sta sta pensando a qualcosa di simile per Venezia.

Abbiamo i bacini di carenaggio che verrebbero ripristinati, e ci sarebbe molto lavoro. Per il centro storico di Venezia potrebbe essere un’occasione di ripopolamento

“A Venezia – ha infatti spiegato Brugnaro – non manca niente. L’armatore può venire quando vuole, ha un alloggio di lusso. Penso alle manutenzioni ordinarie ma anche a quelle straordinarie. Abbiamo i bacini di carenaggio che verrebbero ripristinati, e ci sarebbe molto lavoro. Per il centro storico di Venezia potrebbe essere un’occasione di ripopolamento. E’ lavoro, è lavoro sano, ed è l’occasione di avere un indotto enorme. E’ un servizio che Venezia può offrire ai suoi ‘clienti’, che nasce dal Salone Nautico dove si ragiona del futuro”, ha concluso.

La redazione

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