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Veneto in zona rossa da lunedì. Zaia: “Siamo sul filo del rasoio”

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Il governatore del Veneto Luca Zaia dà l’annuncio: da lunedì il Veneto rischia di essere in zona rossa. “Siamo sul filo del rasoio”

I numeri del Veneto continuano a salire. Ieri i distretti sociosanitari che hanno superato i nuovi parametri previsti dal Governo si sono visti chiudere le scuole da un’ordinanza del Governatore Luca Zaia. Che in conferenza stampa ha dato l’annuncio: da lunedì il Veneto rischia di essere in zona rossa: “Rispetto alla classificazione ve lo dico già. Ad oggi non abbiamo certezza certo è che siamo sul filo del rasoio rispetto ai numeri che si elaborano. Vi ricordo che il passaggio da zona da zona gialla a zona arancione è RT1. Da zona arancione a zona rossa RT1,25. Noi siamo sul filo del rasoio, come molte altre ragioni”.

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Uno scenario da brividi quello della zona rossa, che rappresenterebbe il colpo di grazia definitivo per decine di migliaia di attività già quasi gettate sul lastrico dalle passate restrizioni

Una situazione grave come durante le passate ondate? Non esattamente. Sono semplicemente cambiati i criteri di valutazione. Ma a preoccupare il governatore del Veneto Zaia sono le temute varianti, molto più aggressive: “A dicembre non abbiamo avuto questa evoluzione perché avevamo un altro un altro parametro. Ma vi ricordo che il livello di trasmissibilità di oggi è molto più aggressivo. Prova ne sia se guardate la cartina dell’Italia vedete che in 15 giorni siamo partiti con 3 regioni colorate. Adesso è tutta praticamente arancione e sta virando verso il rosso”. Uno scenario da brividi quello della zona rossa, che rappresenterebbe il colpo di grazia definitivo per decine di migliaia di attività già quasi gettate sul lastrico dalle passate restrizioni.

L’appello che faccio al governo è che si deve segnare un grande cambio di passo rispetto agli indennizzi. Per i cittadini la morsa si fa sempre più sentire. Ci vogliono prospettive

E Zaia lo sa bene: “Io spererei che tutti andassimo in bianco, noi siamo arancioni adesso, la regressione del dato deve ripetersi nelle tre settimane, io spero di recuperare un’altra settimana di “fiato” in arancione, purtroppo le curve stanno salendo, a livello nazionale e regionale. Non so quale sarà il nostro destino. La mia speranza è quella di mantenere l’arancione, in zona rossa dovremmo chiudere i negozi, le scuole di ogni ordine e grado, i confini comunali, si avrebbero uscite solo per motivi di necessità. Si apre uno scenario non facile, servono congedi parentali, bonus baby sitter e una serie di misure che spero il Governo presenti e finanzi. L’appello che faccio al governo è che si deve segnare un grande cambio di passo rispetto agli indennizzi. Per i cittadini la morsa si fa sempre più sentire. Ci vogliono prospettive. Inizio e fine delle restrizioni. Ci vogliono ovviamente notizie che siano univoche perché non può essere che ognuno che passa dice la sua”.

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