Ricominciano gli afflussi di dosi di vaccino verso i magazzini della Regione Veneto. Consegnate questa mattina 53.300 dosi Pfizer. Zaia: “Diventerà una chiamata di popolo. Perché i vaccini arriveranno”
Seppur ancora in dosi insufficienti, i magazzini della regione veneto hanno ricominciato a ricevere partite di vaccini. E’ il presidente della Regione Veneto Luca Zaia a confermare la ricezione, proprio oggi, di un grosso quantitativo. Il governatore del Veneto da mesi ripete infatti che solo i vaccini potranno salvare l’economia della nostra regione, soprattutto se si parla del comparto del turismo.
Zaia: “Amplieremo i punti vaccinali con accordi fatti con industriali, agricoltori e associazioni”
“La partita – spiega oggi in conferenza stampa Zaia – resta quella dei vaccini. Questa mattina sono arrivate 53.300 dosi Pfizer. Stiamo spingendo moltissimo sulla campagna vaccinale. Abbiamo dato un target alto alle Ulss, che si stanno ancora nuovamente riorganizzando. Considerate che abbiamo 58 punti vaccinali nel Veneto. Ovviamente amplieremo questi punti vaccinali con accordi fatti con i singoli privati come gli industriali, gli agricoltori, associazioni. Diventerà una chiamata di popolo. Perché i vaccini arriveranno. Avete visto che oramai siamo in dirittura d’arrivo con il Johnson & Johnson, poi ci sarà inevitabilmente lo Sputnik russo. E poi tutti gli altri. Bisogna accelerare”.
Nel giorno in cui ben 5 distretti socio-sanitari veneti sono costretti a chiudere le scuole a causa dello sforamento dei nuovi parametri fissati dal Governo, i numeri del Covid rimangono alti: i positivi oggi in Veneto sono 30210, i nuovi casi sono 1.608. Aumentati i ricoveri: sono 1456 (+56), di cui +53 in area non critica. I morti sono 10009, 39 più di ieri, 100mila quelli in Italia dall’inizio della pandemia. “Quando vedo questo 10.009 di mortalità penso sempre a quelli che volevano spiegare al mondo che stavamo esagerando, che erano influenza” commenta in maniera amara Zaia.

