Il Soccorso Alpino è insostituibile per livello di professionalità, specializzazione, capillarità della copertura territoriale del Veneto con 28 stazioni
La Regione del Veneto ha approvato il rinnovo della convenzione con il Soccorso Alpino e Speleologico Veneto – CNSAS. Questo per gli interventi di soccorso, recupero e trasporto, anche sanitario, in ambiente montano o ipogeo e in altro ambiente ostile e impervio, servizi che vengono svolti in stretta collaborazione con il Suem 118. L’accordo gode di un finanziamento complessivo di 2.350.000 euro, che saranno erogati suddivisi in tre annualità.
Il soccorso alpino è insostituibile per livello di professionalità, specializzazione, capillarità della copertura territoriale con 28 stazioni e grande dedizione. “Sono realmente gli angeli di tutti coloro frequentano le nostre montagne. Come sportivi o semplici escursionisti per passione” commenta il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
Delle persone soccorse l’anno scorso, 1.008 sono italiane mentre quelle di nazionalità straniera sono 148
Nel corso del 2021 dagli il CNSAS Veneto in stretta sinergia operativa con le Centrali Operative del SUEM 118 della Regione del Veneto (Pieve di Cadore, Padova, Treviso, Verona e Vicenza) ha soccorso 1.156 persone con 1.048 interventi. Di questi ultimi, 939 hanno avuto carattere sanitario. E 90 sono legati a esigenze di Protezione Civile, in buona parte legati all’emergenza per la pandemia da Coronavirus. Delle persone soccorse l’anno scorso, 1.008 sono italiane mentre quelle di nazionalità straniera sono 148.
“I numeri dell’attività del Soccorso alpino sono importanti – spiega l’Assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali del Veneto, Manuela Lanzarin -. Sono la sintesi di un’attività a fianco delle istituzioni e dell’organizzazione sanitaria veramente encomiabile e per la quale è massima l’attenzione da parte della Regione. Anche in questi giorni in cui la stagione favorisce la ripresa delle escursioni e dell’alpinismo la presenza dei volontari veneti è una garanzia di sicurezza per migliaia di persone che si avventurano sulle nostre montagne, dalla Pedemontana alle Dolomiti”.

