Le risorse per contrastare le povertà sul tavolo del Veneto ammontano complessivamente a 77.386.020 euro per tre anni. Da destinare ai Veneti in difficoltà tramite gli ambiti territoriali sociali (ATS)
La Giunta regionale del Veneto ha approvato l’”Atto di programmazione per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà 2021-2023”. Le risorse sul tavolo per i tre anni ammontano complessivamente a 77.386.020 euro. Da destinare ai Veneti in difficoltà tramite gli ambiti territoriali sociali (ATS). In continuità con la programmazione del precedente triennio, il documento è la declinazione regionale di quello nazionale in cui sono determinate le risorse, le finalità e gli obbiettivi.
Questo provvedimento è un concreto aiuto ai cittadini più vulnerabili e alle famiglie venete in difficoltà
“Lo diciamo sempre e lo confermiamo con gli atti che il Veneto non lascia indietro nessuno – sottolinea il Presidente della Regione Luca Zaia -. Usciamo da due anni pesantissimi per la nostra economia, complicati dalle conseguenze della guerra in Ucraina. I dati ce lo dicono chiaramente che la povertà aumenta così come le nuove forme di fragilità sociale. Questo provvedimento è un concreto aiuto ai cittadini più vulnerabili e alle famiglie venete in difficoltà. Da parte nostra faremo tutto quanto è in nostro potere perché neanche un soldo di questi vada nelle tasche sbagliate ossia in quelle di chi non ne ha diritto”.
3.978.800 euro per i servizi dedicati alla povertà e marginalità estrema
I fondi sono così suddivisi: 72.356.220 euro per il rafforzamento dei servizi di presa in carico sociale per l’attuazione delle misure di contrasto alla povertà. 3.978.800 euro per i servizi dedicati alla povertà e marginalità estrema e senza dimora. 1.050.000 euro dedicati ai Care Leavers. Quest’ultimi sono quei giovani ancora vulnerabili che, una volta maggiorenni, vengono accompagnati in percorsi di crescita verso l’autonomia e l’inclusione sociale.
I dati registrano un fenomeno in crescita e in evoluzione nella sua complessità
“Il contrasto alla povertà è un impegno sempre all’ordine del giorno della Regione – sottolinea l’Assessore alla Sanità e alle Politiche sociali Manuela Lanzarin –. L’atto di programmazione riunisce misure, interventi e servizi promossi in tutta la Regione per favorire l’inclusione sociale di persone e famiglie. Anche alla luce delle nuove vulnerabilità emerse durante la pandemia e come effetti dell’emergenza ucraina. I dati registrano un fenomeno in crescita e in evoluzione nella sua complessità. Guardando alle progettualità promosse e sostenute a livello regionale, emerge che gli utenti del Ria, il reddito di inclusione attiva, sono passati da 3.053 nel 2019 a 6.621. E che sono quasi 160.000 le persone che hanno trovato il sostegno della rete degli empori della solidarietà”.
Nella programmazione si riserva un’attenzione particolare al Pronto Intervento Sociale. Servizio per fronteggiare situazioni di emergenza e urgenza nelle quali si possono trovare i cittadini in situazioni di bisogno improvviso e garantire loro un supporto immediato e qualificato.

