Rispettate le previsioni: il Veneto si trova stretto nella morsa di gelo provocata dal fronte di aria siberiana. Raggiunti i meno -28 gradi in montagna. Capoluoghi ampiamente sotto lo zero.
E’ la cimbra Piana di Marcesina, in provincia di Vicenza, ad aggiudicarsi la maglia di luogo più freddo del Veneto nelle ultime 24 ore. In questo vasto pianoro sull’Altopiano di Asiago, conosciuto non a caso come “la Finlandia d’Italia”, la scorsa notte si sono toccati i -28 gradi. Anche in pianura le temperature sono crollate e tutti i capoluoghi risultano essere scesi sotto lo zero, ben sotto quindi le medie stagionali. Lo afferma il bollettino dell’Arpa, che certifica un Veneto interamente nella morsa del gelo. Neanche a dirlo, la città più fredda del Veneto è risultata essere Belluno, che ha raggiunto quasi i 9 gradi sotto zero. A marcarla stretta Vicenza con i suoi -8 gradi. A seguire Treviso (-6), Padova (-5.2) e a Venezia (-4.5). Verona e Rovigo, con i loro – 4 gradi, i luoghi più caldi del Veneto.
Dure le condizioni di gara per gli atleti impegnati in questi giorni nei mondiali di sci: nella cittadina ampezzana la colonnina di mercurio ha segnato -15.5 gradi
Ma è sulle Dolomiti che si battono i denti per davvero e che le temperature sotto lo zero raggiungono le due cifre. Il secondo luogo più freddo della regione è stato infatti sempre in provincia Vicenza, sull’Altopiano: -18.1 gradi la temperatura raggiunta ad Asiago (1016 m). Seguono Sappada (1265 m) con -17, Santo Stefano di Cadore (902 m) con -16.8, Falcade (1150 m) con -15.3 ed Arabba (1642 m) con -14.7. Dure le condizioni di gara per gli atleti impegnati in questi giorni nei mondiali di sci: nella cittadina ampezzana la colonnina di mercurio ha segnato -15.5 gradi. Dalla metà della settimana prossima le temperature dovrebbero tornare più in linea con la media stagionale.

