Nel 2020 nel Veneto la perdita dei posti di lavoro è stata di 40.000 unità, mentre oggi i lavoratori a rischio licenziamento sono circa 30.000. I disoccupati iscritti agli elenchi dei Centri per l’Impiego al 31 marzo 2021 risultano 398.010. Sono circa 12.000 disoccupati al mese: Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan ha fornito il quadro attuale del mercato del lavoro in Veneto
L’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan ha sintetizzato ieri la presentazione dei dati che forniscono il quadro attuale del mercato del lavoro in Veneto, in particolare mettendo a confronto il primo semestre del 2021 con il 2019, miglior anno in assoluto, e il 2020, peggior anno in assoluto per l’occupazione veneta.
I numeri sono stati illustrati in dettaglio da Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro che ha puntualizzato come nel 2020 la perdita dei posti di lavoro sia stata di 40.000 unità, mentre oggi i lavoratori a rischio licenziamento sono circa 30.000. I disoccupati iscritti agli elenchi dei Centri per l’Impiego al 31 marzo 2021 risultano 398.010. In sostanza, sono circa 12.000 disoccupati al mese, dei quali 10.000 arrivano per la perdita del posto di lavoro e 2.000 sono giovani in cerca di prima occupazione.
C’è un rimbalzo nel mercato del lavoro, i licenziamenti dopo lo sblocco sono sotto controllo
“C’è un rimbalzo nel mercato del lavoro, i licenziamenti dopo lo sblocco sono sotto controllo e abbiamo a disposizione 250.000 potenziali posti di lavoro da occupare. L’obiettivo della Regione è oggi puntare tutto sull’accompagnamento e la rimotivazione al lavoro. Dobbiamo gestire al meglio la transizione dall’inattività all’attività. Ad esempio abbiamo le liste dei Centri per l’impiego da ripulire, come fatto nel 2017, mettendo a disposizione i potenziali lavoratori alle imprese che stanno cercando personale da assumere”.
Spiega l’Assessore Donazzan: “C’è un rimbalzo nel mercato del lavoro, i licenziamenti dopo lo sblocco sono sotto controllo e abbiamo a disposizione 250.000 potenziali posti di lavoro da occupare. L’obiettivo della Regione è oggi puntare tutto sull’accompagnamento e la rimotivazione al lavoro. Dobbiamo gestire al meglio la transizione dall’inattività all’attività. Ad esempio abbiamo le liste dei Centri per l’impiego da ripulire, come fatto nel 2017, mettendo a disposizione i potenziali lavoratori alle imprese che stanno cercando personale da assumere”.

