La Giunta regionale del Veneto stanzia quasi 4 milioni di euro per sostenere le famiglie più fragili. Il provvedimento servirà ad aiutare i nuclei familiari in difficoltà economica, quelli numerosi, quelli monoparentali e gli orfani
Via libera definitivo da parte della Giunta regionale del Veneto al programma 2021 a favore delle “famiglie fragili”, dotato di un totale di 3 milioni 980 mila euro di contributi. La decisione è stata assunta su proposta dell’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, dopo il parere favorevole da parte della competente commissione del Consiglio regionale.
“Si tratta di famiglie che, per precise caratteristiche di difficoltà, non ce la farebbero a tirare avanti con le sole loro forze ed un aiuto può fare la differenza”
“Sostenere la fragilità – sottolinea la Lanzarin – è una delle azioni più qualificanti dell’intera attività regionale sul fronte del sociale. In questo caso si tratta di famiglie che, per precise caratteristiche di difficoltà, non ce la farebbero a tirare avanti con le sole loro forze ed un aiuto può fare la differenza. A questo punto, l’intervento del sostegno pubblico non è soltanto l’applicazione della specifica legge regionale 28 maggio 2020 “Interventi a Sostegno della Famiglia e della Natalità”, ma la volontà di aiutare quelle famiglie con figli che hanno maggior necessità di supporto. Ci rivolgiamo infatti a famiglie con figli minori rimasti orfani di uno o entrambi i genitori; a famiglie monoparentali e genitori separati o divorziati in situazioni di difficoltà economica; a famiglie con parti trigemellari e famiglie con numero di figli pari o superiori a quattro”.
Gli “aventi titolo” sono individuati nelle fattispecie previste dalla stessa legge regionale
Gli “aventi titolo” sono individuati nelle fattispecie previste dalla stessa legge regionale e potranno accedere agli aiuti con le seguenti finalità: innanzitutto famiglie con figli minori di età rimasti orfani di uno o di entrambi i genitori potranno accedere al fondo a favore dei Comuni per la riduzione delle tariffe dei servizi comunali a pagamento (come i servizi per l’infanzia, la mensa scolastica, i trasporti scolastici); seguiranno le famiglie monoparentali e i genitori separati o divorziati in situazioni di difficoltà economica potranno accedere al fondo per l’accesso al credito finalizzato ai bisogni primari, alle spese di locazione e all’erogazione di servizi educativi e scolastici; le famiglie con parti trigemellari e famiglie con numero di figli pari o superiore a quattro potranno accedere ad un fondo per la riduzione delle tariffe dei servizi comunali a pagamento; infine le famiglie in difficoltà economiche e famiglie numerose con minori impegnati nella pratica motoria potranno accedere al fondo per svolgere le attività all’interno delle associazioni e delle società sportive riconosciute dal Coni, dalle Federazioni e dagli enti di promozione sportiva.
All’Ambito Sociale di Belluno (Comune di Belluno) vanno 85.839 euro; a Conegliano 153.397 euro; a Treviso 350.112 euro; a Chioggia 33.381 euro; a Spinea 176.447 euro; a Venezia 179.626 euro; a Portogruaro 180.818 euro; a Adria 27.818 euro; a Lendinara 108.093 euro; alla Federazione dei Comuni del Camposampierese 140.680 euro; a Este 144.257 euro; a Padova 274.208 euro; a Bassano 263.876 euro; a Thiene 178.434 euro; a Arzignano 101.337 euro; a Vicenza 377.136 euro; a Sona 275.003 euro; a Legnago 201.881 euro; a Verona 455.027 euro; a Feltre 57.623 euro; a Castelfranco Veneto 214.995 euro.

