L’avvocato Aldo Rozzi Marin, Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo, racconta chi sono oggi i discendenti di quei nostri conterranei che l’emigrazione spinse ai quattro differenti angoli del globo. E spiega quale rapporto abbiano oggi i Veneti nel mondo con la terra dei loro avi. Rapporto che si mantiene vivo grazie anche all’Associazione da lui presieduta
L’avvocato Aldo Rozzi Marin è nato a Santiago del Cile nel 1965, dove si è laureato in giurisprudenza alla Pontificia Università Cattolica. In Italia si è laureato in giurisprudenza ed iscritto all’ordine degli avvocati di Vicenza, dove è titolare dello Studio Legale Rozzi Marin & Partners, associato ad un primario studio legale cileno. Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo, ci racconta chi sono oggi i discendenti di quei nostri conterranei che l’emigrazione spinse ai quattro differenti angoli del globo. E spiega quale rapporto abbiano con la nostra terra. Grazie anche al lavoro dell’Associazione che presiede
Avvocato Rozzi Marin, chi sono oggi i veneti nel mondo?
Oggi i veneti nel mondo sono principalmente gli oriundi dell’emigrazione che ha coinvolto un numero impressionante di persone e che ha toccato un territorio vastissimo per estensione. Tra il 1876 e il 1925 se ne sono andati dall’Italia 15 milioni di persone. La cifra arriva a 27 milioni quando, sul finire degli anni Sessanta del Novecento, il fenomeno si riduce. Tra il 1876 e il 1900 gli espatriati dal Veneto (compresa anche la provincia di Udine) sono 940.000. Il nordest italiano, come si definiscono Le Venezie, conta in un secolo oltre 4.439.000 espatriati. Brasile e Argentina sono inizialmente le principali destinazioni, seguite dagli Stati Uniti negli anni precedenti la Prima Guerra Mondiale.
Ora, all’ondata migratoria di quegli anni dobbiamo aggiungere, purtroppo, quella attuale che vede partire migliaia di giovani veneti per l’estero.
Rimane un legame tra chi emigra, o tra i suoi discendenti, e il Veneto?
Nel Veneto fuori del nostro territorio si riflette la nostra cultura: il lavoro come valore di vita da tramandare alle future generazioni; il senso del sacrificio presente nel viaggio, la fatica della nuova vita da costruire, l’iniziativa imprenditoriale che ha portato molti a raggiungere importanti risultati e a creare vere fortune, e soprattutto l’onestà che ha caratterizzato il comportamento dei nostri all’estero.
Di cosa si occupa l’associazione Veneti nel Mondo?
L’Associazione Veneti nel Mondo, nata a Verona il 28 marzo 1998, è una libera associazione culturale e di aggregazione degli emigrati veneti all’estero. Dal settembre 2002 ha fissato la sua sede a Camisano Vicentino, in provincia di Vicenza.
Nel 2003 la Giunta Regionale ha approvato l’iscrizione della Veneti nel Mondo al registro regionale delle associazioni venete. Successivamente, nel 2010, l’associazione è stata eletta nella Consulta dei Veneti nel Mondo (istituita dalla Legge Regionale del Veneto, 9 gennaio 2003, n°2) e fa parte di quella del periodo 2020/2025.
Gli obiettivi sono la collaborazione con le comunità venete all’estero, la promozione e diffusione della cultura, della storia, delle tradizioni e della lingua veneta e la conoscenza del territorio, dell’ambiente naturale e storico, dell’arte, delle tradizioni nonché della realtà sociale ed economica veneta.
Questi obiettivi si traducono in iniziative e attività concrete: organizzazione di incontri, convegni, serate informative, corsi di formazione, studi di storia dell’emigrazione, ricerche storiche, pubblicazioni.
Lavoriamo in coordinamento con l’Assessorato ai Flussi Migratori della Regione del Veneto. Partecipamo alla Consulta dei Veneti nel Mondo e al Meeting dei Giovani Veneti nel Mondo, alle giornate dei Veneti nel Mondo.
Inoltre collaboriamo con gli enti locali e organismi internazionali (accordi di gemellaggio, gruppi di lavoro, ecc), oltre che con altre associazioni, come la San Marco Evangelista che organizza il Cammino Da San Marco a San Marco.
Nell’ambito dell’imprenditoria lavoriamo per lo sviluppo di rapporti di scambio tra imprese e professionisti che operano nel Veneto e imprese e professionisti di origine veneta che operano all’estero.
Tra i progetti avviati da tempo si segnala il portale Globalven.org: la banca dati per la valorizzazione dei talenti veneti all’estero; una iniziativa promossa dalla nostra associazione con il contributo dell’Assessorato ai Flussi Migratori della Regione del Veneto e la collaborazione del Coordinamento dei Giovani Veneti. Quest’anno abbiamo sottoscritto un accordo con Apindustria Vicenza per far partecipare le imprese vicentine che intendono far conoscere le loro aziende e i loro prodotti, il made in Veneto, all’estero.
Siamo particolarmente attivi nella promozione della cultura e lingua veneta. Mostre, libri, visite e conferenze, come la rassegna «Storia veneta in Villa» realizzata nel 2020 in cinque ville del territorio padovano.
L’obiettivo principale di questi vent’anni di impegno nel mondo dell’associazionismo dell’emigrazione veneta è quello di rinsaldare i legami tra la nostra regione e le comunità venete sparse per il mondo, valorizzando il patrimonio culturale e spirituale comune.
Il futuro?
Oltre all’attività istituzionale con la Regione del Veneto, puntiamo allo sviluppo del progetto “Globalven” con l’ampliamento della banca dati per la valorizzazione dei talenti veneti e delle imprese all’estero, alla collaborazione con la Regione di Magellano e dell’Antartide Cilena per progetti di scambi e stage internazionali. Abbiamo poi in programma incontri pubblici e conferenze presso scuole e università anche all’estero su temi quali l’emigrazione, la cultura e il territorio. Continuano inoltre le presentazioni delle recenti pubblicazioni “Sulla rotta di Pigafetta. Terra del Fuoco 500 anni dopo”, e “San Marco, il leone e l’evangelista”. Prosegue inoltre il lavoro della redazione del nostro giornale digitale http://www.venetinelmondo.org/. E non è tutto, c’è tanto altro ancora…
Di cosa si occupa il Presidente dei Veneti nel Mondo?
Il presidente insieme con il Direttivo dell’Associazione si occupa di tradurre i nostri ideali in attività concrete in Veneto e all’estero, soprattutto in Sud America (Argentina, Brasile, Cile e Perù) con una meravigliosa comunità di persone.
Nella tua vicenda personale si possono ritrovare tutte le motivazioni ideali che ti hanno portato ad occuparti in prima persona del mondo dell’emigrazione veneta. Ci racconti brevemente la tua biografia?
Sono nato a Santiago del Cile, da famiglia di origine veneta, che ha mantenuto l’identità e coltivato l’amore per la patria di origine. Il nonno Marin, in particolare, mi ha trasmesso l’ammirazione e l’interesse per il rinascimento italiano.
Ho frequentato la scuola cattolica tedesca della Congregazione del Verbo Divino a Santiago, e mi sono laureato in giurisprudenza presso la Pontificia Università Cattolica del Cile, che mi ha dato una formazione filosofica di impostazione aristotelico-tomista. In quegli anni ho conosciuto pensatori e filosofici cattolici.
A 21 anni ho intrapreso un viaggio in Europa, passando per Svizzera, Germania, Austria, Italia, Spagna. Determinante è stata la scoperta delle radici in Veneto, con la visita delle città di Venezia, Verona e Padova, da dove la famiglia Marin era emigrata. Da quel viaggio mi sento legato spiritualmente e culturalmente alla terra veneta.
A 25 anni, finiti gli studi e ottenuto il titolo di avvocato in Cile, ho deciso di stabilirmi in Veneto. Ho conseguito la laurea in giurisprudenza anche in Italia, svolgendo vari lavori per pagarmi gli studi. Erano gli anni della lettura dei libri di Federic C. Lane, Ivone Cacciavillani, Alvise Zorzi, Brian Pullan e Giuseppe Marini, in cui ho maturato il pensiero centrato sulla difesa delle differenze e delle identità collettive contro la minaccia dell’omologazione, sul ruolo delle autonomie locali, sul valore degli insegnamenti della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica.
Dopo la pratica legale a Verona e l’esame di stato da avvocato, ho aperto il mio studio a Camisano Vicentino occupandomi di investimenti in America Latina.
Nel tempo libero studio la storia di Venezia. Nel 1998 mi sono iscritto all’associazione Veneti nel mondo, di cui poi sono diventato Presidente.
Cosa muove a dedicarsi ad un’attività di volontariato che richiede impegno e tempo?
Il senso dell’identità come riscoperta delle proprie origini e coscienza di sé, il sentimento comune di costituire un tutto, che ci lega gli uni agli altri come figli del nostro territorio, la Patria – che per me è la mia casa – il luogo delle origini, etimologicamente la terra dei padri e delle madri. L’essere popolo si esprime attraverso principi, valori, comportamenti, che nel loro insieme formano la cultura.
Inoltre la voglia di far scoprire quello che oggi è diventato “invisibile”: interi capitoli della nostra storia non vengono trattati nelle scuole del Veneto. Contro l’analfabetismo della memoria dobbiamo far emergere la nostra cultura e la nostra identità!
E infine la fede, che è veramente una potenza, e innesta la vita sopra il livello naturale.
Il motto dell’associazione?
Le radici profonde non gelano, come scriveva Tolkien ne Il Signore degli Anelli. Per molti veneti nel mondo questo motto esprime la loro essenza, vivere riconoscendo le proprie origini, il legame con la Patria. Un impegno morale quotidiano per mantenere una cultura, ricevuta da genitori e nonni, da preservare e rinnovare di generazione in generazione assieme alla memoria delle storie individuali e collettive di un popolo che ha lasciato, e purtroppo continuare a lasciare, la propria terra.
