Secondo il Presidente della regione Luca Zaia bisogna vaccinare gli 80mila migranti residenti in Veneto. Anche quelli senza permesso di soggiorno: «Abbiamo sempre curato tutti, bisogna vaccinare i migranti»
Secondo le stime fatte dall’Associazione medici stranieri in Italia, dei 650mila migranti irregolari presenti sul suolo italiano ben 80mila circa risiedono stabilmente nel Veneto. Si tratta dell’8% della media nazionale. Questi migranti, senza documenti, non sono ovviamente inseriti nel sistema sanitario nazionale e non sono stati vaccinati. Si apre così la questione di come vaccinare i migranti.
Il presidente dell’associazione, Foad Aodi, ha dichiarato: «Se vogliamo arrivare all’immunità di gregge in settembre come annunciato dal commissario Figliuolo, dobbiamo vaccinare anche i migranti. Finora, a seconda delle fasi e delle zone, hanno rappresentato tra il 3,5% e il 6% dei contagiati, ma i portali di prenotazione avviati dalle Regioni non consentono loro l’accesso, perché privi di codice fiscale e permesso di soggiorno».
L’immunità di gregge passa attraverso la vaccinazione dei migranti irregolari, che però non hanno documenti né permesso di soggiorno
Sempre secondo Foad Aodi il modo più veloce per poter ovviare a questo problema sarebbe permettere ai migranti irregolari di presentarsi direttamente ai centri vaccinali senza passare dalla trafila che devono seguire tutti i cittadini italiani.
Si tratta soprattutto di: migranti in attesa di permesso di soggiorno o che lo hanno perso insieme al lavoro; quelli nei centri di accoglienza; i minori non accompagnati. Ma anche i senza fissa dimora; gli stranieri temporaneamente presenti, come studenti, diplomatici, lavoratori stagionali o di altro profilo economico. Senza contare colf e badanti.
Sono soprattutto le ultime due categorie le più importanti secondo l’Associazione medici stranieri in Italia. «Basti pensare a badanti e colf, accolte da tante famiglie ma nella maggioranza dei casi non in regola. Aspettiamo un cenno anche dal Veneto, sul tema della salute sempre in prima linea» dichiara ancora Foad Aodi.
La replica del Presidente Zaia: «Bisogna assolutamente vaccinare i migranti»
La risposta della Regione Veneto non si è fatta attendere. La corsa vaccinale verso l’immunità di gregge passa anche attraverso la vaccinazione degli 80mila migranti irregolari presenti sul territorio. L’Associazione medici stranieri in Italia ha molto apprezzato questa posizione presa dal governo della regione Veneto e si augura che altri possano prenderla come esempio.
«I migranti, così come i senza fissa dimora, per noi sono da vaccinare, punto e basta. La soluzione in merito alle modalità di chiamata va trovata dalle singole Usl e dai centri vaccinali. Magari con la collaborazione delle tante realtà impegnate in opere caritatevoli e che ci aiutano. In Veneto ospedali e sanità sono da sempre aperti a tutti. Non mi interessa se i pazienti abbiano o meno i documenti, è un fatto di civilità. Abbiamo sempre curato tutti» queste le parole del Presidente Zaia.
Verso l’immunità di gregge entro il 20 settembre, il grandioso piano vaccinale di Zaia
Non solo migranti, però. Luca Zaia ha in mente un piano vaccinale su larga scala che porterà la Regione Veneto a ottenere l’immunità di gregge entro il 20 settembre. In quella data sarà vaccinato oltre il 70% della popolazione veneta.
Secondo questa stima, il veneto sarebbe la quartultima regione covid-free. Questo secondo le proiezioni della struttura commissariale presentata dal generale Francesco Figliuolo alla camera. La stima è basata sul numero di cittadini immunizzati e sulla quantità di vaccini somministrati settimanalmente.
Le vaccinazioni sono aperte a tutti ma rallentano. Una corsia preferenziale per chi deve andare a un matrimonio
Nell’ultima settimana si è verificato un rallentamento nella campagna vaccinale, non solo in Veneto ma in tutte le regioni del Nord. Il Veneto ha effettuato 43.852 vaccinazioni, contro le 53.125 del 3 giugno. Si è però superato il 20% dei residenti che hanno assunto anche il richiamo (20,4%), mentre il 42,9% ha ricevuto soltanto la prima dose.
Ormai, le prenotazioni per la vaccinazione sono aperte a tutte le fasce d’età, indistintamente. Non solo, è stata appena annunciata una via preferenziale per tutti coloro che devono presenziare a un matrimonio. Infatti, con la Zona Bianca si potrà convolare a nozze e festeggiare con i propri invitati.
