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Roma non paga il potenziamento del trasporto pubblico. E Venezia deve anticipare i soldi

La Regione Veneto è costretta ad anticipare 68 milioni di euro per le aziende del trasporto pubblico locale in attesa dei fondi statali, che sarebbero dovuti arrivare il 30 giugno. La Vicepresidente del Veneto, Elisa De Berti: “Unico modo per garantire la continuità del servizio”

Su proposta della Vicepresidente del Veneto e Assessore ai Trasporti e Infrastrutture Elisa De Berti, la Regione del Veneto ha approvato un provvedimento che consente di anticipare alle aziende di trasporto pubblico locale le risorse necessarie, da qui a fine anno, allo svolgimento dei servizi ordinari di mobilità per i cittadini. Si tratta di uno stanziamento di circa 68 milioni di euro, che supplisce con risorse regionali al ritardo nell’assegnazione del saldo del Fondo Nazionale Trasporti. Nel dettaglio, circa 43 milioni andranno al trasporto automobilistico, tramviario e di navigazione lagunare; oltre 24 milioni per quello ferroviario passeggeri.

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“Anche quest’anno siamo obbligati ad intervenire in sostituzione dallo Stato”

“Anche quest’anno siamo obbligati ad intervenire in sostituzione dallo Stato, prelevando dalle nostre casse l’equivalente del saldo che avrebbe dovuto essere corrisposto entro il 30 giugno e che invece non è ancora stato erogato- sottolinea la Vicepresidente Elisa De Berti – Interveniamo così, con un concreto sostegno agli operatori del settore del trasporto pubblico sia su gomma, sia su ferro e acqua. La dotazione prevista garantirà loro la liquidità necessaria, assicurando la copertura degli oneri derivanti dai contratti di servizio sottoscritti con gli enti locali”.

La legge che disciplina la ripartizione delle risorse del Fondo Nazionale Trasporti stabilisce che entro il 15 gennaio di ciascun anno il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili assegni alle Regioni, a titolo di anticipazione, l’80% per cento dello stanziamento, mentre il restante 20% entro il 30 giugno. Ad oggi quest’ultima quota non è ancora stata trasferita.

“In un momento così delicato come quello della ripartenza delle scuole, assicurare la regolarità del servizio era imprescindibile”

Per far fronte a questi ritardi, la Regione Veneto si è dovuta dotare di una disposizione normativa ad hoc per autorizzare la Giunta ad anticipare annualmente, entro il mese di ottobre, nei limiti delle proprie disponibilità di cassa, un importo non superiore al 90% del valore del saldo della quota del Fondo Nazionale Trasporti attribuita alla Regione del Veneto nell’anno precedente.

“In un momento così delicato come quello della ripartenza delle scuole, assicurare la regolarità del servizio era imprescindibile. Questa anticipazione di liquidità riveste particolare significato per gli operatori economici del settore, considerando la riduzione dei ricavi tariffari di questo ultimo anno e mezzo di emergenza Covid. L’auspicio – conclude la Vicepresidente-  è che venga trovata una soluzione da parte dello Stato per rispettare i tempi di erogazione”.

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