Musicista, compositore, direttore dell’orchestra di Baviera, Tomaso Albinoni tra musica barocca e oboe
Tomaso Albinoni, compositore e musicista di incredibile fama amava definirsi “Musico di violino dilettante veneto”. Tuttavia, questo soprannome dovette cominciare a stargli stretto nel momento in cui divenne un professionista. Accadde alla morte del padre, nel 1709.
La sua formazione comprendeva violino e canto. Contrariamente a molti autori del suo tempo, compose in maniera indipendente, senza cercare mecenati, fossero essi ecclesiastici, nobili o addirittura famiglie reali. Tuttavia, nel 1722 fu Massimiliano Emanuele II, Elettore di Baviera a invitarlo a dirigere la sua orchestra.
Tomaso Abinoni era famoso per la concertistica barocca, le sue opere liriche sono andate perse
La musica di Tomaso Albinoni era sempre carica di significati e intensità. La sua caratteristica più famosa è legata alla concertistica barocca. Ma è importante anche per la musica strumentale, in particolare per i concerti per Oboe, che arricchivano il suo repertorio.
Tuttavia, Albinoni compose anche una cinquantina di opere liriche, di cui purtroppo restano soltanto poche arie. Infatti, tutti questi suoi componimenti sono andati perduti. Se n’è salvata soltanto una il “Radamisto” composta nel 1701, di cui abbiamo la partitura completa.
Persino Bach apprezzava il suo talento, tanto da scrivere alcune fughe sui suoi temi
Tra i tanti suoi ammiratori, ce n’è uno incredibilmente famoso e illustre. Si tratta di Johann Sebastian Bach che restò molto colpito e attratto dall’opera di Tomaso Albinoni, tanto da scrivere almeno due fughe proprio sui temi del compositore veneto.
Inoltre, Bach, usò i bassi di armonia di Albinoni come esercizio per gli studenti che seguiva. Anche Albinoni stesso, tornato a Venezia nel 1725, si dedicò all’insegnamento, in particolare di canto. Col passare degli anni smise di comporre, finché non si spense nel 1751.
