Conteso da tutte le corti d’Europa, uomo raffinato, seppe raccontare Venezia e il suo splendore grazie alle pennellate e a quadri di inestimabile valore: Tiziano.
Se c’è un pittore che seppe racchiudere al meglio lo spirito della Serenissima nel suo momento di maggior splendore è Tiziano, che durante il Rinascimento, con i suoi quadri, i suoi colori ha saputo raccontare meravigliosamente Venezia e il suo mondo. Non solo il modo di usare la luce, ma anche l’importanza data al paesaggio, l’introspezione spirituale e insieme carnale della bellezza e della natura.
Era lui il portavoce della cultura nella Serenissima, non solo a livello artistico a anche a livello politico, e per queste sue innate qualità, fu conteso da tutti i potenti del suo tempo, restando però sempre federe alla sua terra d’origine.
Le origini del grande pittore veneziano
Tiziano Vecellio nacque a Pieve di Cadore in una data che può essere racchiusa tra il 1480 e il 1490. La sua formazione avviene a contatto con Gentile e Giovanni Bellini. È il 1502 quando esordisce come artista autonomo con la Pala con il vescovo Jacopo Pesaro presentato a s. Pietro da papa Alessandro VI, ancora molto giovane. Eppure, il suo stile è già riconoscibile e peculiare.
Da lì, inizia la sua straordinaria carriera, politica e artistica, che lo porterà a essere conteso dalle corti italiane. Eppure, i suoi esordi portano il segno di Venezia, le opere sono commissionate dai notabili e la sua fama cresce tanto che egli stesso rifiuta di andare a Roma dal papa; ma fa scrivere la lettera dal Consiglio dei Dieci, tanta era l’importanza che gli veniva riconosciuta all’interno della politica veneziana.
Tiziano, il pittore prodigio che sapeva unire sacro e profano
La fama di pittore prodigio attorno a Tiziano si diffuse rapidamente, facendolo entrare nei circoli letterari più esclusivi del tempo; in cui entravano intellettuali come Pietro Bembo. Fu in quell’ambiente che Tiziano sviluppò le sue opere a sfondo campestre come il Concerto campestre e l’Amor sacro e profano.
Ma le opere di Tiziano comprendono anche importantissime pale d’altare come la Pala Pesaro o la pala raffigurante l’ascensione di Maria. Oppure i ritratti, a cui volevano ricorrere i più importanti personaggi del suo tempo. Basti pensare che Carlo V d’Asburgo, imperatore, si fece ritrarre da Tiziano. Oggi le opere di Tiziano sono esposte nei musei di tutto il mondo, portando ovunque la grandezza di Venezia.
