Luca Zaia ha firmato oggi 19 luglio l’ordinanza in cui impone l’esecuzione di tamponi obbligatori negli aeroporti del Veneto per chi rientra da alcuni paesi europei considerati a rischio. Ecco l’elenco
Alla luce degli sviluppi della diffusione nel mondo dei contagi da variante D del Covid ho firmato poco fa una nuova ordinanza che istituisce misure di controllo e sicurezza per chi arriva negli aeroporti veneti”. Ne dà notizia il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nell’annunciare l’ordinanza che prevede tamponi obbligatori per chi atterra dagli aeroporti del Veneto.
“Anche in Veneto abbiamo casi di positività al rientro, poi trasmessa a soggetti che finiscono in ospedale oppure in terapia intensiva”
“Si tratta di un’attività prudenziale – specifica Zaia – che riguarda in particolar modo alcuni Paesi europei per i quali l’Ecdc, l’European Centre for Disease Prevention and Control, segnala delle criticità. Peraltro anche in Veneto abbiamo casi di positività al rientro, poi trasmessa a soggetti che finiscono in ospedale oppure in terapia intensiva. In via di estrema cautela per la salute dei cittadini, per chi rientra da questi Paesi Europei, e che non è vaccinato, si fa obbligo di effettuare un tampone. Dando l’opportunità di effettuarlo, o all’arrivo in aeroporto, o in uno dei centri tampone del territorio”.
Da oggi nel Veneto è obbligatorio di sottoporsi al tampone molecolare o antigenico presso l’aeroporto
Da oggi nel Veneto è obbligatorio, per tutti i soggetti non vaccinati che fanno ingresso o rientro con qualsiasi modalità in Veneto dal Regno Unito, Malta, Spagna, Grecia, Slovenia, Croazia, Paesi Bassi, Belgio, Portogallo, Francia, Cipro, Lussemburgo, Romania e Bulgaria, compresi tutti coloro che abbiano soggiornato e/o transitato in tutti i suddetti Paesi nei 14 giorni precedenti all’arrivo nel territorio veneto, di sottoporsi al tampone molecolare o antigenico presso l’aeroporto, prima dell’uscita dallo stesso, oppure, per chi non fa ingresso in aeroporto, presso punti tampone o altre strutture, entro le 24 ore dall’ingresso in Veneto. I possessori di Digital Green Certificate (DGC) si possono comunque sottoporre al tampone su base volontaria. Ai fini di sorveglianza, i soggetti che effettuano il tampone in base alle previsioni di cui sopra possono accedere ai punti tampone per un ulteriore controllo entro le 72 ore successive.
“Un lavoro di prevenzione per evitare sorprese”
“Anche questo – fa notare il Governatore Zaia – è un lavoro di prevenzione per evitare sorprese. Perchè il virus purtroppo ci ha abituato a cambiamenti repentini di scenario. Vediamo peraltro che la campagna vaccinale sta funzionando anche in relazione ai soggetti ricoverati. Perciò – conclude – è necessario che tutti ci mettiamo d’impegno nel collaborare per mantenere viva l’azione di screening nella popolazione”.

