Purtroppo continuano i suicidi in Veneto e, ancora una volta, l’ennesimo caso si registra sul viadotto sopraelevato della Val Lapisina. Verse le ore 21.30 di sabato sera, un automobilista ha fermato la propria autovettura in zona Longhere, tra i caselli autostradali di Vittorio Veneto Nord e Vittorio Veneto Sud. La macchina è rimasta ferma con il motore acceso mentre il suo autista, di cui le autorità competenti non hanno diffuso le generalità, si è lanciato dal cavalcavia dell’A27.
Ancora suicidi
A dare l’allarme è stat un altro automobilista che percorreva l’autostrada di Vittorio Veneto in direzione Venezia. L’uomo aveva notato l’automobile con il motore rimasto acceso e, vista la zona in cui si trovava, insospettito ha immediatamente chiamato i soccorsi.
Sul posto sono giunti dopo pochi minuti gli agenti di polstrada e le ambulanze del 118. Intervenuti, i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Un allarme sociale
I suicidi, in Veneto come nel resto d’Italia, non sono mai diminuiti, anzi. Con l’emergenza pandemica sono inoltre aumentati a causa di diffuse depressioni e crisi economiche che hanno inginocchiato molti settori della società. Primi fra tutti le partite IVA. Nella maggior parte dei casi non riportati dalla stampa, i suicidi rimangono uno degli allarmi sociali più grandi. La tragedia di Vittorio Veneto non è la prima e, purtroppo, non sarà nemmeno l’ultima.
Supporto psicologico
Per avere supporto psicologico sono attivi diversi numeri di telefono, come Progetto Inoltre della Regione Veneto (800.334.343), De Leo Fund (800.168.678), Telefono Amico (02 2327 2327).
Andrea Bonazza

