Con l’arrivo dell’estate è tornata la movida sulle spiagge venete. Ma quest’anno sarà decisamente diversa: ecco debuttare gli steward contro l’ombrellone selvaggio. Il resoconto del primo weekend “blindato”
Dopo settimane in cui ci si è ammassati sulle spiagge senza nessun controllo, questa domenica le cose sono decisamente cambiate. Hanno fatto il loro ingresso sulle spiagge venete gli steward anti assembramento per controllare che siano rispettate le norme anti covid sulle spiagge di Jesolo.
Si tratta degli addetti del Css S.C. Group di Padova incaricata da Federconsorzi Arenili che sono incaricati di gestire il distanziamento nelle aree libere attrezzate. Sono quelle stesse aree dove si deve prenotare tramite app.
Vere e proprie ronde sulle spiagge di Jesolo anti assembramenti, il posto si prenota grazie alla App
Non si vedono più assembramenti, spiaggiamenti, persone ammassate l’una sull’altra. Ormai, chi non ha prenotato dall’app difficilmente riuscirà a trovare posto. Gli addetti del Css S.C. Group di Padova che pattugliano la spiaggia di Jesolo sono 24 ma a questi se ne aggiungeranno altri già dalla prossima settimana.
Il comune, infatti, sta concludendo un accordo con un’altra azienda privata per garantire il maggior controllo possibile. Alcuni consorzi privati, poi, si erano già organizzati privatamente con delle ronde diurne e notturne per garantire la sicurezza e il distanziamento sulle spiagge.
Regole severe per poter vivere un’estate in sicurezza, ecco il perché degli steward sulle spiagge venete
Il presidente di Federconsorzi Renato Martin parla di come i sono organizzati i consorzi. «Alcuni consorzi che hanno un’estensione minore, o dove i fenomeni erosivi hanno ridotto lo spazio della battigia, hanno deciso di non utilizzare il servizio. Altri si sono già dotati di personale proprio e quindi hanno deciso di proseguire in quella direzione».
E ancora: «L’obiettivo è lo stesso, garantire sicurezza e tranquillità agli ospiti attraverso il rispetto delle norme e dei regolamenti. Gli steward rappresentano uno strumento in più, che in caso di necessità allerta la polizia locale a cui abbiamo chiesto il supporto. Sono un segnale, così come ha fatto l’ordinanza anti-alcol che ritengo abbia funzionato».
Ora non resta che vedere come proseguiranno queste operazioni nelle prossime settimane.
