Il Sindaco di Verona Federico Sboarina ha preso carta e penna per scrivere al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. “Le nostre scuole sono sicure e condivido il disagio e il malcontento delle famiglie veronesi”
Si moltiplicano nel Veneto le proteste per la chiusura delle scuole. E’ prevista per oggi infatti, domenica 21 marzo, una manifestazione a Verona in Bra, principale piazza di Verona, per chiedere al governo la riapertura degli istituti. E lo stesso Sindaco di Verona, Federico Sboarina, ha preso carta e penna per scrivere al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
“Pur consapevole della delicatezza del momento, la scuola in presenza è fondamentale sia per i bambini sia per le loro famiglie”
All’interno il Sindaco Sboarina ribadisce il concetto che sta esprimendo da giorni con forza, dopo la chiusura forzata delle scuole di ogni ordine e grado previste dal Dpcm del 2 marzo. Ovvero che, pur essendo come amministratore consapevole della delicatezza del momento e della necessità di adottare tutte le misure che servono a contenere i contagi, la scuola in presenza è fondamentale. Sia per i bambini sia per le loro famiglie. Per gli alunni, perché l’istruzione, dall’asilo alle scuole secondarie di secondo grado, garantisce non solo la crescita culturale dei giovani, ma anche la loro crescita psicofisica. Ma anche per i genitori e le famiglie, messi in enorme difficoltà nel dover conciliare lavoro e didattica a distanza.
“Ne va non solo della salute psicologica dei nostri bimbi ma anche della tenuta delle nostre famiglie, già provate da un anno di difficoltà e restrizioni”
Sboarina, a supporto della sua richiesta, riporta all’esecutivo i dati delle scuole e degli asili veronesi, dove i casi di contagio sono praticamente inesistenti. Questo grazie anche ai protocolli rigidissimi applicati nelle scuole scaligere. Dove sono stati stanziati appositamente 235mila euro in più al mese per garantire una scuola il più sicura possibile. Spiega infatti il Sindaco di Verona: “Ho scritto al premier Draghi perché le nostre scuole sono sicure e condivido il disagio e il malcontento delle famiglie veronesi. Il momento è delicato. La lotta al virus resta la nostra priorità. Tuttavia la chiusura delle scuole è una misura che crea numerosi danni. Ne va non solo della salute psicologica dei nostri bimbi ma anche della tenuta delle nostre famiglie. Già provate da un anno di difficoltà e restrizioni”.

