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E se ne “Il Signore degli Anelli” ci fosse lo zampino di Verona (e di Re Teodorico)?

Il grande re Theoden de "Il Signore degli Anelli"

Teodorico di Verona, noto in tedesco come Dietrich von Bern (Bern è infatti il nome della città di Verona in medio alto-tedesco) è uno dei personaggi leggendari più famosi dell’alto e del tardo medioevo tedesco e scandinavo. Numerose sono le similitudini tra lui e il grande re Theoden de “Il Signore degli Anelli” di Tolkien

Nel racconto, “Il Signore degli Anelli” di Tolkien, anche il Veneto specialmente la provincia di Verona hanno recitato una piccola parte, all’interno del fantastico mondo della terza di mezzo, grazie alla saga di Teodorico il grande. L’epopea del re germanico che scelse Verona come casa, amandola profondamente, ha ispirato molto lo scrittore, dandogli spunti preziosi per creare un personaggio che, nel secondo e terzo capitolo, sarà una pedina fondamentale all’interno dello scritto. Teodorico di Verona, noto in tedesco come Dietrich von Bern (Bern è infatti il nome della città di Verona in medio alto-tedesco) è infatti uno dei personaggi leggendari più famosi dell’alto e del tardo medioevo tedesco e scandinavo.

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Il suo personaggio compare in numerose leggende germaniche e persino in alcune saghe norrene, come nella Þiðreks saga af Bern, la Saga di Teodorico da Verona

Il 28 Settembre del 489 l’attuale re d’Italia Odoacre attaccò le forze ostrogote di Teodorico, il quale otterrà una grande vittoria nei pressi di Verona, mostrando grande coraggio e guidando la carica dei suoi, distinguendosi nelle prime file. Essa segna la fine del breve dominio sull’Italia da parte di Odoacre, che fu costretto a riparare a Ravenna, dove si arrenderà a Teodorico dopo tre anni di assedio. Teodorico divenne il secondo dei re barbari di Roma, e si guadagnò l’appellativo di Teodorico il Grande. Il suo personaggio compare in numerose leggende germaniche e persino in alcune saghe norrene, come nella Þiðreks saga af Bern, la Saga di Teodorico da Verona.

Il regno di Teodorico durò quasi trent’anni, un periodo eccezionalmente lungo

La capitale di questo nuovo regno fu stabilita da Teodorico a Ravenna, ma Verona fu come detto sempre molto amata dal re germanico, che vi risiedette a lungo. Verona era l’ultima città latina di una certa importanza prima della valle dell’Adige, la via più diretta verso le Alpi e il centro Europa da cui proveniva Teodorico. Questo doveva dargli un certo senso di sicurezza nel caso le cose in Italia si fossero messe male.
Il regno di Teodorico durò quasi trent’anni, un periodo eccezionalmente lungo se si pensa alla velocità con cui si erano susseguiti gli imperatori negli ultimi decenni dell’impero. La stabilità del governo e l’abilità con cui Teodorico regnò assicurarono una vera e propria rinascita di un territorio che era andato impoverendo e decadendo. A beneficiarne fu ovviamente anche Verona che, prediletta dal sovrano, venne restaurata e rinnovata ritrovando un po’ dell’antico splendore.

All’interno della saga di re Teodorico troviamo numerose similitudini con il testo di Tolkien tra re Teodorico da Verona e il grande re Theoden del racconto di Tolkien, il celebre “il Signore degli Anelli”

Ma numerose sono le somiglianze, tanto da far pensare ad una sorta d’ispirazione tratta, tra re Teodorico da Verona e il grande re Theoden del racconto di Tolkien, il celebre “il Signore degli Anelli”. Vedremo come all’interno della saga del Re si intersecano spesso e volentieri i racconti di Tolkien. Lo stesso re Theoden dell’immaginario tolkieniano ha delle similitudini con re Þiðrekr (Teodorico): entrambi, nel corso delle loro vite, si trovarono a combattere una grande battaglia dov’erano contrapposte le forze dell’occidente e quelle dell’oriente.

Nella vicenda di Theoden troviamo un pessimo consigliere che cerca di isolare Re Teodemiro da tutti i suoi amici e famigliari, cerca proprio di fare la stessa cosa che fa Grima con re Theoden in modo da avere totale potere su di lui. A causa sua Teodorico si ritrovò esiliato dal padre nelle terre degli Unni diventando poi il protagonista della saga dei Nibelunghi. Entrambi hanno al proprio seguito un soldato legato alla signoria, che inizialmente sembra essere un traditore, un ribelle, ma che infine dimostra di aver sempre agito nell’interesse del suo signore, come il personaggio tolkieniano di Hama, o quello di Heym (talvolta chiamato anche Hama) nella Þiðreks saga.

Entrambi i due grandi condottieri periranno guidando la carica dei loro cavalieri contro il nemico

Allo stesso modo Theoden e Teodorico hanno anche una fine molto simile; infatti mentre Theoden alla fine decide di allearsi con Gondor, recandosi sui campi del Pelennor, per combattere una minaccia ben più grande che proviene da Oriente ovvero Sauron e le forze di Mordor, allo stesso modo anche Teodorico si unirà all’impero romano per sconfiggere la minaccia degli Unni che appunto avanzava da Oriente. Entrambi i due grandi condottieri periranno guidando la carica dei loro cavalieri contro il nemico, cadranno trovando un’eroica fine e verranno portati fuori dalla battaglia tenuti alti sugli scudi tra i grandi lamenti del loro popolo che gli amava molto e gli era molto affezionato.

Ad onor del vero sulla morte di Teodorico circolano numerose leggende, una delle quali lo vede perire in battaglia, guidando una carica contro il nemico, mentre altre narrano di come si sia messo all’inseguimento di una cerva dalle corna d’oro, non facendo più ritorno, o di come un destriero nero come la notte se lo sia portato via, arrivando a gettarlo nel cratere di un vulcano.

Verona e il Veneto hanno avuto un piccolo ruolo, grazie alla saga di Teodorico, nel stimolare la fantasia del padre del genere “Fantasy”

Nel magico mondo tolkeniano troviamo un altro re di Rohan chiamato Déor, questo nome per chi conosce un po’ l’epica anglosassone richiama un qualcosa di importante, perché non sono molte le fonti giunte fino a noi che fanno parte dell’epoca, come ad esempio il Beowulf e il lamento di Déor. All’interno di questo lamento troviamo appunto un guerriero che si lamenta del destino sfortunato, trovando coraggio ricordando le azioni e le sfortune di altri eroi venuti prima di lui come appunto fece nel corso della sua storia Teodorico.

Si può dire quindi che anche Verona e il Veneto hanno avuto un piccolo ruolo, grazie alla saga di Teodorico, nel stimolare la fantasia del padre del genere “Fantasy”. O almeno in riva all’Adige piace pensare così.

Di Nicolò Banterla

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