L’UE presenta la nuova piattaforma unica digitale per la salute in Europa. Ma Sergio Berlato, Deputato italiano al Parlamento europeo MEP nel Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, lancia l’allarme: “Tracciamento costante”
“Oggi proponiamo uno spazio europeo dei dati sanitari” con l’obiettivo che “inizi a funzionare entro il 2025”, a beneficio “di tutti i cittadini dell’Ue”. Questo è quanto afferma il commissario alla Salute dell’Europa, Stella Kyriakides, presentando la nuova piattaforma unica digitale Ue per la salute. La condivisione di dati sanitari aggiornati è “la chiave per contrastare le minacce come il Covid”, ha sottolineato Kyriakides, ma anche per alleggerire i costi per i sistemi sanitari. Peccato che la recente nefasta esperienza del Green Pass, con le conseguenti discriminazioni, getti una luce dubbia su queste iniziative dell’Europa, che potrebbero presto trasformarsi in strumenti di controllo e penalizzazione. Esattamente come appena avvenuto nel nostro Paese con il famigerato certificato verde. Ed è proprio questa la preoccupazione dell’on. Sergio Berlato, Deputato italiano al Parlamento europeo MEP nel Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei.
L’on. Sergio Berlato: “Non stiamo parlando di sicurezza dei cittadini europei”
“Altro che dire addio al lasciapassare verde, – spiega Sergio Berlato – qui l’Europa è alle prese con la creazione del futuro passaporto europeo. Il pensiero unico e mainstream cerca di convincerci ogni giorno che il famigerato lasciapassare verde diventerà solo un lontano ricordo”.
“Tuttavia, – prosegue Sergio Berlato – da Bruxelles l’Europa si esprime in maniera diversa, presentando la nuova piattaforma unica digitale europea per la salute. Insomma, l’Europa vuole farci creare una nuova identità digitale che ci dovrebbe permettere di fare qualsiasi cosa, dal pagare le tasse al noleggiare una bicicletta. Alla faccia della privacy: non stiamo parlando di sicurezza dei cittadini europei, ma di un vero e proprio tracciamento costante. L’Europa si sta trasformando nel mondo dispotico immaginato da George Orwell”.

(“Articolo redazionale a pagamento offerto dal gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei”)
