Si tratta della raffigurazione di San Paolo, San Pietro, una figura allegorica della Religione e una della Carità. Le quattro sculture settecentesche erano state rubate dalla chiesa di San Giovanni Battista di Ospedaletto Euganeo nel 2005
I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Venezia hanno restituito alla Diocesi di Padova quattro sculture del ‘700 che erano state rubate dalla chiesa di San Giovanni Battista di Ospedaletto Euganeo, in provincia di Padova, il 20 aprile del 2005. Si tratta della raffigurazione di San Paolo, San Pietro, una figura allegorica della Religione e una della Carità.
Due di queste opere sono state acquisite da un esperto d’arte che ha avvisato Andrea Nante, direttore del museo diocesano, in quanto le stesse opere si trovano raffigurate in un sito internet in cui si possono trovare buona parte dei quadri , affreschi , statue e opere culturali della Diocesi di Padova. Da questa segnalazione, fornita dal Museo, i carabinieri specializzati nel ritrovamento di beni culturali sono risaliti alla casa d’aste laziale che aveva rivenduto le statue, e da lì sono arrivati al venditore che le aveva messe in commercio, un antiquario romano che è stato denunciato per ricettazione. Grazie alle investigazioni si è giunti anche a rintracciare le altre statue e a ricomporre il quartetto trafugato da Ospedaletto.
“Il contrasto ai furti del patrimonio artistico, come ci conferma questa vicenda, richiede una capacità investigativa e un’abilità professionale di elevato livello”
“Ogni volta che un’opera d’arte viene salvata dal furto si contribuisce a mantenere un importante tassello della bellezza e dell’identità del Veneto. Sono grato ai Carabinieri addetti alla tutela del patrimonio culturale per la brillante operazione che ha permesso di restituire alla chiesa di Ospedaletto Euganeo (PD) le quattro sculture settecentesche, rubate ormai sette anni fa”.
Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la notizia del ritrovamento delle sculture recuperate dal personale specializzato dell’Arma e restituite alla Diocesi di Padova per ritornare nel luogo di culto da cui erano state trafugate nel 2015.
“Il contrasto ai furti del patrimonio artistico, come ci conferma questa vicenda, richiede una capacità investigativa e un’abilità professionale di elevato livello che nulla hanno da invidiare agli altri settori della lotta al crimine – conclude Zaia -. Per fortuna le nostre Forze dell’Ordine sono pienamente all’altezza e i risultati si vedono. Esprimo ancora le mie congratulazioni ai Carabinieri coinvolti e a tutte le persone che hanno contribuito alla riuscita dell’operazione”.

