Nonostante la protesta di Trieste dove i portuali hanno dichiarato il blocco delle attività e lo sciopero ad oltranza in opposizione al green pass, le maestranze dei porti di Venezia e Chioggia sembrano non voler aderire alla mobilitazione
Dovrebbe essere un primo giorno di Green pass tranquillo, quello di domani, nei porti di Venezia e Chioggia. Le attese della vigilia sono ottimistiche, ma con cautela. Da Autorità portuale, Federagenti e sindacato i segnali sono di tranquillità. Le maestranze della Laguna sembrano non voler raccogliere l’appello allo sciopero unitario contro il green pass lanciato dai colleghi di Trieste. Il presidente della Panfilo rimorchiatori Davide Calderan sottolinea che “noi l’obbligo di Green pass l’abbiamo adottato da più di un mese, solo 5 dei 150 dipendenti non sono vaccinati”.
Al di là di qualche disservizio non dovrebbero verificarsi grandi impedimenti
Per far controllare tutti gli autisti che portano i tir all’interno dell’area portuale, inevitabilmente si formeranno code, che potranno rallentare l’operatività del porto. Ma oltre a questo, le avvisaglie fanno ben sperare per la realtà governata da Fulvio Lino Di Blasio, dove al di là di qualche disservizio non dovrebbero verificarsi grandi impedimenti.
Rimane in sospeso il tema tamponi gratuiti
Rimane sul piatto della bilancia la richiesta di tamponi gratuiti per tutti i dipendenti, dall’Autorità, a Porto Marghera, fino a Chioggia. Fattore che sarà al vaglio di una trattativa tra sindacato e presidenza dell’autorità di sistema. Dovesse naufragare la trattativa, l’ipotesi sciopero dei porti del Veneto non sarebbe più così improbabile. (fonte: ANSA).
