Nel Sacrario del Monte Grappa sono seppelliti più di 12mila soldati che hanno combattuto la Prima guerra mondiale
Quando il mio bisnonno portava la mia nonna bambina a visitare il Sacrario del Monte Grappa, le diceva di inginocchiarsi, perché quei luoghi erano benedetti dal sangue di tanti ragazzi che avevano combattuto e sognato per difendere la Patria, le loro case e le loro famiglie. Il mio bisnonno lassù aveva combattuto, così vicino a casa eppure così incredibilmente lontano.
Anche oggi, andare a visitare il Sacrario del Monte Grappa è un’esperienza che va oltre la Storia. Lo si raggiunge facilmente, in auto, salendo sul monte e godendo pian piano di un panorama sempre più incantato sulla valle sottostante. Il sacrario si trova poco distante da Bassano del Grappa.
Un progetto ambizioso per onorare i caduti italiani e austriaci della Grande Guerra
Il progetto fu affidato all’architetto Giovanni Greppi e allo scultore Giannino Castiglioni. I lavori di costruzione durarono dal 1932 al 1935 anno della sua inaugurazione. Il complesso si sviluppa sul costone di Cima Grappa a ben 1776 metri di altezza.
Qui riposano 12.600 Caduti italiani e più di 10.200 caduti austro-ungarici, i soldati di ognuna nazionalità sono raccolti in due strutture diverse, eppure collegate tra loro. Sono presenti poi una serie di costruzioni, come il museo, che servono per i visitatori, oltre ai vari monumenti utilizzati per le commemorazioni religiose.
Camminare per il Sacrario del Monte Grappa, tra la Storia e il respiro degli eroi
Il sacrario è composto da uno spiazzo ampio che conduce alla scala arcuata, dove si trovano le due piazzole circolari con al centro le bandiere. In realtà tutta la struttura è formata da cinque sezioni semicircolari, concentriche e sovrapposte, che si restringono verso l’alto.
Al centro di ogni cosa, vi è la Scala Monumentale, dove si può riconoscere la tomba del Maresciallo Gaetano Giardino, Comandante dell’Armata del Grappa, deceduto il 21 novembre 1935 e seppellito in mezzo ai suoi soldati.
