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«L’emergenza è finita, basta Green Pass»: l’appello dei ristoratori del Veneto

Piazza San Marco, a Venezia, durante il lock down

Secondo l’associazione dei Ristoratori del Veneto, ormai le restrizioni e il Green Pass non hanno più ragion d’essere

È Alessia Brescia, presidente e portavoce di Ristoratori Veneto, a lanciare un appello al Governo: «Solo Roma non si accorge che proseguire anche oltre il 31 marzo con le restrizioni è ridicolo». Il mondo della ristorazione, e non solo, chiede chiaramente che le restrizioni finiscano.

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«Abbiamo sempre definito l’obbligo di Green Pass nei locali come una misura inutile sul piano sanitario, poiché priva di evidenze scientifiche a proprio favore, ed economicida sul piano aziendale. L’idea che una norma del genere possa proseguire anche oltre il 31 marzo, data che il Governo indica come fine dell’emergenza, è ridicolo. Certificato verde e restrizioni andrebbero eliminati già adesso per permetterci di ripartire davvero: sono due anni che sopportiamo, ora basta».

Ristoratori, ma anche parrucchieri, estetiste e discoteche del Veneto si uniscono per fare un importante appello al governo

Portavoce di questa protesta è Ristoratori Veneto & Ho.re.ca., un’associazione nata nel giugno del 2021. Sono 4mila le attività rappresentate da questa associazione. All’appello si aggiunge anche il gruppo Estetiste & Parrucchieri Veneto, e anche il mondo delle Discoteche, terribilmente messo in crisi da quella pandemia.

«Dopo due anni di totali sacrifici, in cui è successo di essere definiti “untori” nonostante i contagi salissero anche quando il nostro comparto era chiuso, non possiamo più permetterci di dipendere dal “problema politica del green pass” né dai tentennamenti di una politica che parla di vaghe “road map” senza prendere una posizione chiara e aderente alla realtà» sostiene il presidente e portavoce di Ristoratori Veneto, Alessia Brescia.

«Non ci sono evidenze scientifiche per mantenere le restrizioni» sostengono i ristoratori

Inoltre, l’associazione di categoria si domanda «quali siano i dati scientifici che giustificherebbero il protrarsi delle restrizioni». Considerando che «anche tra diversi esperti interpellati costantemente negli ultimi due anni emergono posizioni ben poco conciliabili con la linea esitante del Governo: vedi lo stesso Andrea Crisanti che, pochi giorni fa su Rai3 nella trasmissione Agorà, ha spiegato come le restrizioni in questo momento sono controproducenti». 

La presidente continua: «Ormai è palese come l’Italia sia al palo rispetto ad altri Stati che stanno uscendo dal tunnel delle restrizioni. E questo dovrebbe preoccupare tutti anche in vista della stagione estiva. Quale messaggio continuiamo a mandare all’estero, specialmente ora che Federalberghi parla di una Grecia con prenotazioni da tutto esaurito per il periodo di Pasqua e una Spagna già piena di turisti?».

I toni dei ristoratori smettono di essere concilianti: «fine marzo è lontana e le scelte del Governo continuano ad avere forti ripercussioni economiche: andare avanti così è intollerabile, ora basta».

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