Con l’avvio della bella stagione, torna anche il turismo sulle spiagge venete. E gli hotel sono pronti a riaprire
Lo si attendeva da molto tempo il ritorno del turismo in Veneto: una Pasqua con spiagge e hotel aperti. Certo, non sarà un turismo con picchi straordinari, ma è già un buon inizio. I valori, infatti, sono finalmente in aumento.
Non si parla più di prenotazioni a lunga distanza, ma più sotto data. Però, l’offerta variegata che è in grado di dare il Veneto, fa sì che ci siano mete per tutti i gusti. Molto del turismo è fatto dagli stessi veneti, che decidono di scoprire la propria città.
Tanti veneti ma anche stranieri affezionati, nella ripresa del turismo prevista da Pasqua in poi
Tra gli stranieri più fedeli restano i tedeschi, gli austriaci, i francesi e gli svizzeri. Quello che si cerca sempre di più à una vacanza all’aria aperta, per respirare finalmente aria nuova. Favorito il mare, se si presenteranno belle giornate. Lo riporta il Corriere del Veneto.
Sul litorale di Jesolo stanno finalmente riaprendo un centinaio di hotel, la cifra non è poi così distante dal momento pre-covid. Presidente degli albergatori Aja (Associazione Jesolana Albergatori) Alberto Maschio, sostiene che: «Dipenderà molto dal meteo ma se il trend continua possiamo pensare a un lento riavvicinamento alla normalità pre-pandemia col 70 per cento».
Lago di Garda e città d’arte possono finalmente tirare un sospiro e accogliere i turisti
Mentre sul Lago di Garda si parla di una capienza del 55%, secondo i dati di Federcamping. «Dipenderà molto dal meteo ma se il trend continua possiamo pensare a un lento riavvicinamento alla normalità pre-pandemia col 70 per cento».
Anche le città d’arte possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. Come traspare dalle parole di Daniele Minotto, vicedirettore dell’Ava .«Dopo molto tempo anche a Mestre, oltre che a Venezia, quasi tutte le strutture saranno aperte. I numeri sono positivi e anche gli eventi legati alla guerra non hanno compromesso la situazione turistica per quanto riguarda le presenze. L’occupazione questo fine settimana e durante le vacanze di Pasqua è all’80 per cento e le previsioni fanno ben sperare anche in vista della Biennale».
Il Vinitaly porterà una soglia di occupazione del 75% delle strutture. Ma si cerca di mantenere un ottimismo moderato
Verona, intanto, si prepara al Vinitaly. Tra quello e il weekend del 25 aprile si arriva a un’occupazione delle strutture pari al 75%. Inoltre, i voli verso aeroporti veneti sono triplicati rispetto al 2021. Nel mese di Pasqua poi, addirittura quadruplicati, segno sempre più di una ripresa del turismo.
Tuttavia tra gli addetti ai lavori si cerca di essere ottimisti quanto basta. Come Massimiliano Schiavon, presidente di Federalberghi. «La percentuale di prenotazioni sui mesi centrali è superiore a quella del 2021 di circa il 6 per cento grazie alla ripresa del mercato estero. In particolare, l’attenzione è rivolta al mese di giugno, con prenotazioni superiori anche del 10 per cento. Sono numeri che speriamo crescano ancora vista la tendenza a prenotare sotto data».
Se è vero che con la ripresa del turismo molti cercheranno l’estero, la maggior parte resterà in Italia
Certo, è anche vero che, con lo stato d’emergenza terminato, molti italiani cercheranno mete estere. Eppure si stima che la maggior parte resteranno in Italia. Damiano De Marchi, senior analyst e esperto di turismo e destinazioni.
«Ma il grosso ancora permarrà in territorio italiano preferendo destinazioni vicine, raggiungibili con mezzi propri. Vincenti sono quelle che assicurano sicurezza e aspetti esperienziali, come enogastronomici e all’ara aperta. Le città d’arte sono quelle che hanno subito il colpo più duro con la pandemia, ma le premesse per lavorare bene ci sono».

