Sono state organizzate molte manifestazioni per protestare contro l’obbligo del Green Pass su tutti i treni interregionali
Un coro unanime di protesta di alza nelle stazioni di Conegliano, Mestre, Padova, Peschiera del Garda, Portogruaro, Rovigo, Treviso, Verona e Vicenza, contro l’obbligo del Green Pass sui treni e sui trasporti in generale. Una protesta che copre tutta Italia ma che anche in Veneto fa sentire forte la sua voce in merito alle nuove norme sul Green Pass e i trasporti.
“Stop dittatura” è lo la sigla che riunisce i manifestanti nelle stazioni ferroviarie e non solo. Delle vere e proprie barricate, erette con l’intento di fermare quei treni su cui possono salire soltanto i vaccinati, in una vera e propria discriminazione verso chi il Green Pass, per un motivo o per l’altro, non ce l’ha.
Manifestazione contro il Green Pass obbligatorio: tra passaparola e web
La manifestazione è nata in modo quasi spontaneo. Passaparola, volantini distribuiti un po’ ovunque, catene di messaggi su Whatsapp. «Alle 14.30 incontro davanti alle stazioni alle 15 si entra e si rimane fino a sera. Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno».
I questori, tuttavia, non hanno autorizzato questa protesta e hanno provveduto ad alzare lo stato di allerta. Le parole del prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà parla di poter manifestare solo se si tratta di manifestazioni pacifiche che non minacciano i servizi essenziali.
«Sul piano tecnico sarà il questore a disporre i servizi di sicurezza, ma se vengono violati dei diritti potrebbero essere a rischio di contravvenzioni. Per assurdo, impedire il libero spostamento in treno potrebbe configurarsi come sequestro di persona. Non voglio con questo esasperare gli animi, ma mi appello alla responsabilità di chi protesta: deve avere ben chiaro quali sono le possibili conseguenze».
A Verona, invece, nessun preavviso. Il questore Ivana Petricca dichiara: «Stiamo monitorando i Social network e organizzando la sorveglianza con il Reparto Mobile, anche a Peschiera. Non può essere che blocchino i treni». Sembrerebbe invece che la volontà sia quella di mediare, consentendo l’ingresso ai manifestanti nella hall delle stazioni, anche se non ai binari.
Preoccupazione per la visita del ministro Speranza a Padova e proteste del personale scolastico
Più complicata la situazione a Padova, dove è prevista la visita del ministro della Salute Roberto Speranza, che giovedì alle 18 aprirà la festa di Articolo Uno, «Pane e Rose», al ristorante «Strada Facendo» del quartiere Chiesanuova. Il questore sta valutando misure straordinarie.
Vicenza, invece, vieta completamente la protesta. Stavolta però non si tratta di voler boicottare i treni. È il personale scolastico a scendere in piazza contro l’obbligo del Green Pass. L’intento del corteo è quello di consegnare al Provveditorato un documento che attesta come l’obbligo del Green Pass al lavoro violi il diritto al lavoro sancito dall’articolo 1 della Costituzione.
