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Torna “La primavera del Prosecco”, il più grande festival enogastronomico diffuso dell’alta Marca Trevigiana

primavera del prosecco

Ciò che rende unica la Primavera del Prosecco Superiore è la capacità di far vivere al turista un’esperienza indimenticabile. Immergendolo nello spirito che anima le 17 Mostre di Primavera grazie a spettacoli, visite guidate, passeggiate naturalistiche, eventi sportivi e tante altre manifestazioni

Il più grande festival enogastronomico diffuso sulle Colline del Prosecco è tornato. “La Primavera del Prosecco” animerà le Colline da Conegliano a Valdobbiadene dal 16 aprile al 12 giugno. Un appuntamento dedicato a chi ama immergersi nell’esplosione di sapori e di colori dell’alta Marca trevigiana. La rassegna delle mostre è un vero e proprio itinerario enogastronomico che mette in risalto tutte le produzioni tipiche locali in uno dei più variegati contesti veneti. Antiche rocche, straordinarie abbazie, strade e sentieri immersi tra gli splendidi vigneti presenti nell’area costituiscono i piaceri di un unico viaggio per chi ama sorseggiare il territorio che visita. E per chi è sempre alla ricerca delle radici che contraddistinguono ogni paese della nostra Italia.

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Il tutto in un territorio magico, entrato nel Patrimonio dell’umanità UNESCO

La rassegna, nata 26 anni fa dalla grande forza del volontariato delle Pro Loco, è infatti una delle più importanti manifestazioni enoturistiche italiane. Ciò che rende unica la Primavera del Prosecco Superiore è la capacità di far vivere al turista un’esperienza indimenticabile. In cui la grande tradizione enologica del Conegliano Valdobbiadene DOCG diventa il “filo d’Arianna”. Che guida il visitatore alla scoperta del territorio, della cultura e dell’ospitalità locale. Immergendosi nello spirito che anima le 17 Mostre di Primavera grazie a spettacoli, visite guidate, passeggiate naturalistiche, eventi sportivi e tante altre manifestazioni.

Il tutto in un territorio magico, entrato nel Patrimonio dell’umanità UNESCO. E celebrato nei versi del poeta Andrea Zanzotto, figura alla quale è ispirato il programma di visite dal titolo “Cartoline inviate dagli dei”. Che, dopo il successo della scorsa edizione, quest’anno si amplierà in due diversi filoni: naturalistico e culturale.

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