Il ponte di Veja è un maestoso arco naturale di roccia, il più grande d’Europa, ed è uno dei siti geologici di maggior interesse in Lessinia e in tutta Italia
Se, in una bella giornata di sole, cercate un posto dove l’aria frizzante della montagna si coniughi con qualcosa d’interessante da scoprire, o cercate un collegamento con la natura e la sua religiosità, allora il Ponte di Veja è ciò che fa per voi. Questo enorme arco naturale, il più grande d’Europa, è uno dei siti geologici di maggior interesse in Lessinia e in tutta Italia. Il ponte di Veja è un maestoso arco naturale di roccia, formatosi circa 40 milioni di anni fa a seguito della caduta della parte interna a causa dell’erosione delle acque dei torrenti che scendevano verso valle. Esso è collocato in una valletta a 602 metri sul livello del mare ai confini del comune di Sant’Anna d’Alfaedo.
Il ponte ha un’altezza di 50 metri e l’arco ha uno spessore di circa 10 metri. Scendendo alle basi del ponte, vi accorgerete di quanto quest’opera della natura sia maestosa ed imponente, con un’altezza dal fondovalle di quasi 30 m. La sua larghezza media è di 17 metri ed è possibile ammirarlo dalla zona sottostante o passeggiando al di sopra di esso. Entrambe le vie sono state messe in completa sicurezza e comoda accessibilità.
Il Ponte di Veja tra geologia e preistoria
Il Ponte di Veja oltre ad essere il più importante monumento geologico della Lessinia è anche un sito archeologico che ha attratto ricercatori e studiosi in tutte le epoche. Al di sotto della sua grande volta infatti vi sono numerosi ripari e grandi grotte che fin dalla Prima Glaciazione sono stati rifugio e dimora. I numerosi ritrovamenti di punte di frecce, aghi, utensili e ossa di animali preistorici rappresentano un’importante testimonianza che ci porta in un lontanissimo passato. Dandoci prove che venne usato proprio come ponte spesso da carri agricoli e di commercio.
Avvicinandosi pian piano, in una giornata solitaria (escludere le domeniche primaverili…), a quegli anfratti si può ancora percepire lo spirito di quegli uomini, sentir vibrare l’empatia delle loro paure, i suoni delle pietre rotte e sentire quella presenza antica religiosa che da questi posti non se n’è mai andata.
Il Ponte di Veja…a piedi
E’ possibile visitare il Ponte di Veja grazie a sentieri e scalinate che scendono fin sotto l’arco del gigante di pietra. La passeggiata sarà rilassante in mezzo al verde della vegetazione ma anche molto istruttiva, infatti lungo il percoso sono state installate tabelle informative su pietra per poter conoscere più da vicino questo luogo incantato. Scendendo dal percorso principale si arriva ad una piazzola considerata il più bel punto panoramico per scattare foto. Da quella posizione il Ponte di Veja si mostra in tutta la sua bellezza e maestosità. Il Ponte di Veja è accessibile anche dalla parte superiore. Ebbene sì, potrete calpestarlo con i vostri piedi ma attenzione a chi soffre di vertigini, la vista è mozzafiato.
Il Ponte di Veja e l’acqua
La storia del Ponte di Veja è profondamente connessa all’acqua, elemento naturale sacro agli antichi Dei. Forse il ponte è stato proprio voluto da loro attraverso l’acqua per creare questo santuario naturale? A noi piace credere a questa credenza che fosse proprio andata così. La formazione dell’arco in pietra è dovuta infatti all’erosione provocata dai torrenti che ancora scorrono sotto la sua volta. Durante la vostra visita vi imbatterete in cascatelle, piccole pozze e ruscelli d’acqua fresca e limpida. Essi con la loro presenza rendono rigogliosa e lussureggiante la vegetazione.
Il Ponte di Veja oggi
Negli anni il Ponte di Veja è stato reso teatro anche di una serie di iniziative culturali alle quali dona una suggestione unica e un’atmosfera d’altri tempi. La grande arcata del ponte è stata una delle location più emozionanti del calendario di Voci e Luci in Lessinia, festival musicale di rilevanza internazionale. Oggi il Ponte di Veja è vissuto come meta turistica di grande valore storico e naturalistico. Innumerevoli visitatori possono trascorrere una giornata rilassante nel verde in completa autonomia, ma non solo. Infatti il ponte assume anche il carattere di santuario naturale, dove ritrovare un collegamento con chi ci ha preceduto e sentire la presenza di quegli Dei che da quelle zone naturali non se ne sono mai andati.
Ancora oggi i fedeli di queste religioni antiche, che hanno caratterizzato e formato il nostro continente con i vari miti, si recano in questi luoghi naturali e sacri per ritrovare quel mito dell’uomo selvatico, un uomo che vive e viveva al di fuori della civiltà o almeno ai suoi margini. Simbolo di una natura ribelle, l’uomo selvatico ci ricorda che i nostri progenitori erano testimoni viventi di ciò che non è andato perduto.
Curiosità
Il Ponte di Veja ha ispirato per la sua particolarità numerosi artisti: il più importante è sicuramente Andrea Mantegna, che lo riprodusse in uno sfondo di un affresco della Camera degli Sposi, nel Palazzo Ducale di Mantova. Ha particolarmente influenzato anche Dante Alighieri, che secondo la leggenda, durante il soggiornò a Verona causato dal suo esilio da Firenze, si sarebbe ispirato al Ponte per le Malebolge, l’ottavo cerchio dell’Inferno della Divina Commedia. Inoltre, il castagno secolare che si trova nelle vicinanze viene ancora chiamato il Castagno di Dante… forse più di una semplice coincidenza.

