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La carica dei 10.000 per la grande pulizia del Po dalla plastica

Si chiama “Un Po prima del mare” la giornata che si terrà domenica 23 maggio, nell’ambito della quale l’associazione Plastic Free Onlus, realizzerà con 10.000 volontari la pulizia degli argini del fiume Po. Dal Piemonte al Veneto

Quasi 10.000 volontari in quattro Regioni. Tra queste, per il Veneto, una grande pulizia del Po dalla plastica. Si chiama “Un Po prima del mare” la giornata, che si terrà domenica 23 maggio, nell’ambito della quale l’associazione Plastic Free Onlus, realizzerà la pulizia degli argini del fiume Po, dal Piemonte al Veneto.

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Questa manifestazione ricorda a tutti che il futuro del nostro ambiente è conseguenza del senso di responsabilità del singolo

“Il Veneto è una delle regioni che comprendono l’ultimo tratto del Po. Quello del Delta, dalla grande rilevanza ambientale. E dello sbocco nell’Adriatico su cui si affacciano le nostre coste – sottolinea Gianpaolo Bottacin, assessore veneto all’Ambiente, Protezione Civile e Dissesto idrogeologico -. Da parte nostra c’è quindi il massimo interesse perché il fiume giunga al mare pulito. E che sia periodicamente bonificato dai rifiuti che raccoglie nel suo lungo corso. Ringrazio, quindi, i volontari di Plastic Free non solo per il lavoro concreto di pulizia che porteranno a termine ma, soprattutto, per il messaggio che danno. Cioè che il contrasto all’inquinamento è affidato alla sensibilità di ognuno”.

“Nel Veneto – precisa ancora l’Assessore – la raccolta differenziata ha ormai raggiunto il 75% dei rifiuti. I dati del 2019 ci dicono che nella nostra regione, in un anno, vengono riciclati circa 26 chili di plastica pro capite. Sono dati importanti ma c’è ancora molto da lavorare. Particolarmente preoccupante è il rifiuto abbandonato. Segno di assoluta mancanza di rispetto per l’ambiente. Questa manifestazione ricorda a tutti che il futuro del nostro ambiente è conseguenza del senso di responsabilità del singolo”.

Ogni anno, una persona produce circa 460 chili di rifiuti. Il fiume Po, quella stessa quantità, la riversa sotto forma di microplastiche in una sola ora nel mare Adriatico

Ogni anno, una persona produce circa 460 chili di rifiuti. Secondo lo studio condotto da A.I.C.A. e dall’European Research Institute, il fiume Po, quella stessa quantità di plastica, la riversa sotto forma di microplastiche in una sola ora nel mare Adriatico. E non solo plastica bensì rifiuti di ogni genere. Spesso abbandonati in maniera abusiva nelle vicinanze del fiume e diffusi dalla prima piena. Un inquinamento sempre più pericoloso che impatta quotidianamente sull’intero ecosistema. In particolare quello marino, e di conseguenza sull’uomo. Il bacino idrografico del fiume Po e dei suoi affluenti corrisponde ad un’area molto estesa, industrialmente avanzata e su cui vivono 20 milioni di cittadini consumatori.

È prevista la partecipazione di oltre 10.000 volontari con l’obiettivo di rimuovere oltre 100.000 chilogrammi di rifiuti

Plastic Free Onlus si propone di andare a monte del problema, fermando questi rifiuti prima che raggiungano il mare. Il 23 maggio, l’associazione, grazie al supporto di aziende attente alla salvaguardia dell’ambiente, quali Flowe, Regina, Roberto Collina, organizza 50 appuntamenti di raccolta di plastica e rifiuti in contemporanea in quattro Regioni: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. È prevista la partecipazione di oltre 10.000 volontari con l’obiettivo di rimuovere oltre 100.000 chilogrammi di rifiuti di plastica dal fiume Po.

“Siamo onorati che parteciperanno agli eventi alcune prestigiose università delle quattro regioni. Con i loro docenti, studenti, dipendenti e familiari”

“Tutte e quattro le Regioni – ci tiene a sottolineare Antonio Rancati, segretario generale Plastic Free – hanno apprezzato lo spirito positivo e costruttivo dei nostri eventi. E si sono messe a disposizione per le loro competenze per il buon esito dell’intera manifestazione. Confermando anche la loro presenza il 23 maggio. Siamo onorati che parteciperanno agli eventi alcune prestigiose università delle quattro regioni. Con i loro docenti, studenti, dipendenti e familiari. Si tratta delle Università del Piemonte Orientale, Università di Pavia, Università Cattolica del Sacro Cuore con le sedi di Piacenza e Cremona, ed Università di Padova. A dimostrazione che i nostri temi Plastic Free possono avere un forte impatto sulla scelta degli studi e sul futuro professionale delle nuove generazioni”.

“Per la nostra università le tematiche relative allo sviluppo sostenibile sono di fondamentale importanza”

“Come Ateneo siamo orgogliosi di poter partecipare all’iniziativa – riferisce in una nota Francesca da Porto, prorettrice all’edilizia e alla sicurezza dell’Università di Padova -. Per la nostra università le tematiche relative allo sviluppo sostenibile sono di fondamentale importanza. Tanto da esserci impegnati a raggiungere risultati concreti e misurabili. Questo non solo per sostenere l’avvio di nuove iniziative e sviluppare buone pratiche nella gestione dell’Ateneo. Ma anche per trasferire e divulgare nuove pratiche ed iniziative sul territorio”.

Nella giornata dell’evento SKY Sport realizzerà riprese con la partecipazione delle squadre di calcio di alcune città. Nel Veneto, i giocatori del Venezia saranno sul Delta del Po ad aiutare.

La redazione

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