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Moda: OVS e il piano di rilancio della trevigiana Stefanel

Il gigante Ovs dopo l’acquisto di Stefanel mira, dopo gli anni della pesante crisi, al rilancio dello storico marchio trevigiano

Con una rete di 30 nuovi store oltre ai 30 già esistenti sul territorio italiano, cui si aggiungono i 21 presenti all’estero, nasce la nuova Stefanel, brand di moda acquisito da Ovs nel marzo scorso. “Stefanel è un marchio di grande valore – afferma in una nota Stefano Beraldo, Amministratore Delegato di Ovs – conosciuto e apprezzato in Italia e all’estero. Vogliamo recuperare il suo heritage proiettandolo verso il futuro. Un punto di incontro tra valori storici del marchio, attualità e spirito metropolitano”.

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Per dieci anni Carlo Stefanel, di umili origini e costretto a lasciare la scuola dopo la licenza elementare per la morte prematura del padre, gira in bici i mercati della zona vendendo gomitoli di lana grezza

Quella del Marchio Stefanel è una tipica storia veneta. È stata fondata infatti nel 1959 da Carlo Stefanel (1926-1987) come Maglificio Piave. Per dieci anni Carlo Stefanel, di umili origini e costretto a lasciare la scuola dopo la licenza elementare per la morte prematura del padre, gira in bici i mercati della zona vendendo gomitoli di lana grezza prodotta in un piccolo laboratorio di famiglia ad Oderzo. Poi nel 1959 riesce a creare a Ponte di Piave con i soldi prestati da un amico un’aziendina, il Maglificio Piave, che nel novembre 1966, in seguito all’alluvione che sommerge parte dell’Italia centro-settentrionale, è invaso da un metro d’acqua. Grazie ai contributi agevolati e a fondo perduto viene ricostruito un nuovo stabilimento. Nei primi anni Settanta entrano in azienda anche i due figli: Giuseppe (si occupa delle vendite e del marketing) e Giovanna (stile creativo). E inizia un periodo di espansione. Nel 1980 è aperto a Siena il primo negozio a marchio Stefanel. Nel 1982 apre il negozio di Parigi, primo punto vendita all’estero. Nel 1983 Stefanel diventa la ragione sociale della società.

Nel 1986 i ricavi raggiungono i 170 miliardi di lire con utili di una trentina di miliardi, il numero dei negozi (in franchising) è lievitato sino a toccare in Italia, Europa, Canada e Stati Uniti quota 700

Nel 1985 l’azienda incrementa di quattro volte fatturato e numero di negozi, nel 1986 i ricavi raggiungono i 170 miliardi di lire con utili di una trentina di miliardi, il numero dei negozi (in franchising) è lievitato sino a toccare in Italia, Europa, Canada e Stati Uniti quota 700, gli stabilimenti di produzione diventano due. E nel 1988, pochi mesi dopo la scomparsa a 62 anni di Carlo Stefanel per una emorragia cerebrale, è decisa la quotazione alla Borsa di Milano.

Alla fine anni Ottanta Stefanel, attraverso una serie di acquisizioni e di accordi internazionali, assume le dimensioni di un grande gruppo; diversifica la produzione di maglieria aggiungendo abbigliamento sportivo, jeans e prêt-à-porter.

Nel corso dei primi sei mesi del 2013 il gruppo registra ricavi netti pari ad 84,3 milioni di euro, in calo del 12% rispetto all’anno precedente, quando ammontavano a 96 milioni. Gli anni successivi sono di ulteriore grande crisi

Nel 2008 Stefanel avvia il riposizionamento del marchio nel segmento del “simple luxury”, nel 2009 celebra i primi 50 anni di attività. Per festeggiare questo importante anniversario è realizzata una capsule collection, “Stefanel50”, disegnata dalle stiliste Annalisa Dunn e Dorothee Hagemann, le “Cooperative Designs”, che hanno attinto all’archivio storico Stefanel rivisitando in chiave moderna 15 capi in maglieria.

I problemi strutturali dell’azienda si aggiungono alla crisi economica: il bilancio si chiude quell’anno con un fatturato in calo del 10% e una perdita di 44 milioni di euro. Si avvia così un piano triennale di rilancio. Senza molto successo. Nel corso dei primi sei mesi del 2013 il gruppo registra ricavi netti pari ad 84,3 milioni di euro, in calo del 12% rispetto all’anno precedente, quando ammontavano a 96 milioni. Gli anni successivi sono di ulteriore grande crisi. Nel marzo 2021 Stefanel (con 23 store su 27) entra nel gruppo Ovs per 3,2 milioni di euro.

Il logo è stato rivisitato con il rosso e il nero a contrasto

La linea Stefanel pensata da Ovs si rivolge a donne diverse, ognuna con le proprie caratteristiche e la propria individualità, concetto espresso nella nuova campagna pubblicitaria attraverso donne di differenti età, etnie, personalità. Il logo è stato rivisitato con il rosso e il nero a contrasto. Varietà anche nelle soluzioni cromatiche scelte per i negozi: alcuni in total ‘Indian pink’, con l’inserimento di elementi rossi e neri che rimandano al logo, altri in toni neutri, tutti realizzati in materiali naturali e sostenibili.

La redazione

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