Le aziende venete si organizzano per creare delle alternative alle mense aziendali per chi non ha il Green Pass con aree separate e take away. Ma è polemica
Al rientro dalle ferie, fabbriche e aziende si organizzano per far fronte alle nuove restrizioni. In particolare, i dipendenti privi del Green Pass non potranno accedere alle mense aziendali, quindi per loro vengono preparate zone ad hoc e pranzi take away.
Si attende il rientro a pieno ritmo per comprendere se queste soluzioni di fortuna possano essere accettate facilmente dai dipendenti, o se ci saranno sollevazioni in merito. È già successo all’Ikea di Padova, dove i dipendenti mangiano nel parcheggio, attrezzato ad area pranzo per l’occasione, anche se devono fare i conti con i clienti.
Soluzioni alternative: i pranzi take away degli stabilimenti di Luxottica
C’è anche chi cerca soluzioni diverse. Una su tutte il pranzo take away, il “pranzo al sacco” delle gite scolastiche, che viene consegnato al dipendente perché lo consumi in un luogo diverso dalla mensa aziendale.
È quanto ha deciso di fare Luxottica in tutti i suoi stabilimenti. Ai sindacati tutto questo sembra andare benissimo, e non credono che si stiano creando delle discriminazioni tra chi ha o meno il Green Pass.
Electrolux e la ribellione dei sindacati: «La mensa resta un diritto fondamentale delle lavoratrici e dei lavoratori»
Non tutti i sindacati, però. Nella sede di Electrolux a Susegana (Treviso), i rappresentanti dei lavoratori hanno manifestato il loro dissenso verso queste manovre, in particolare il cibo da asporto. Hanno pertanto comunicato all’azienda il proprio pensiero in merito all’introduzione delle nuove misure.
«La fruizione non regolata dei pasti in giardino una grave violazione delle norme igienico sanitarie. La mensa resta un diritto fondamentale e non discutibile per lavoratrici e lavoratori». Punto interrogativo fino a lunedì su cosa accadrà in questo sito».
Venezia tra take away e buoni pasto per fronteggiare il problema del divieto di accesso alle mense per i lavoratori senza Green Pass
Anche Fincantieri, a Venezia, è pronta a iniziare la politica del take away. Si parla di 5 mila lavoratori, anche se solo una piccola quota di questi è sprovvista del green pass. In questo caso, verrà consegnato il pranzo al lavoratore che poi dovrà consumarlo nelle aree all’aperto.
Una soluzione leggermente diversa quella sostenuta da Actv, l’azienda del trasporto pubblico veneziano. Ai suoi dipendenti, oltre alla possibilità del pranzo take away ha stabilito anche la distribuzione di buoni pasto, per poter pranzare in aziende convenzionate. Anche se in questo caso dovranno restare all’esterno, ma in modo più civile e confortevole.
