Il Museo del Louvre mette on line tutta la propria collezione: Tiepolo è l’ultimo colpo di mercato fra gli artisti veneti
Nel gioco degli artisti veneti presenti al Louvre, Tiziano come abbiamo visto spaia le coppie. Non solo balla a due con Giorgione, ma si trova in quadriglia con Carpaccio, Lotto e Tintoretto. Al primo contende una tela, agli altri impone la sua presenza scenica con cui fare i conti.
Accanto poi al Veneto raccontato da vedutisti anonimi, Jacopo Bassano puntualizza su carta i suoi personaggi, con ritratti a matita che attraversano il tempo. Tiepolo è infine l’ultimo fra gli artisti veneti ad essere acquistato dal Museo del Louvre, ma sullo sfondo dei suoi quadri si agita il Veronese.
Da Ponte, un cognome per due artisti
Jacopo Da Ponte, meglio conosciuto come Jacopo Bassano e Lorenzo Conegliano, meglio conosciuto come Lorenzo Da Ponte. Nella camera degli specchi della storia dell’arte si riflettono nomi e toponimi. Jacopo, nato Da Ponte nel 1510, prenderà il nome del luogo di nascita (Bassano del Grappa); mentre in Lorenzo, nato Conegliano nel 1749, il toponìmico aveva già perso peso nelle generazioni precedenti. Lui, discendente di un Israel da Conegliano, nasce nel ghetto di Ceneda. Il cognome Da Ponte lo prenderà dal vescovo Lorenzo, quando suo padre si farà battezzare cristiano insieme ai figli.
Dei due solo il primo abita le sale parigine. Jacopo Bassano vive nel tratto dei suoi disegni: soggetti quotidiani come un giovane inciso sul foglio come un soldato al fronte, poi una giovane donna e un’anziana. Il personaggio maschile che completa le coppie è Abramo, che si muove su uno fondo celeste e terreno. Lorenzo Da Ponte, il librettista di Mozart, non arriverà a Parigi per consiglio di Antonio Canova per timore della Rivoluzione francese.
Veronese e Tiepolo, il rapporto di causa effetto
Anche se vissuti in secoli diversi, Paolo Veronese (1528-1588) e Giambattista Tiepolo (1696-1670) sono legati a doppio filo. Veronese ha segnato il perimetro dove Tiepolo ha sollevato la propria città artistica. La lezione del primo viene studiata dal secondo, che la mastica e la digerisce, elaborando il suo stile pittorico. Ritrovarsi al Louvre è quindi solo un altro incrocio.
Fra le opere di Paolo Veronese spiccano Le nozze di Cana, presa dalle truppe napoleoniche al convento benedettino dell’Isola di San Giorgio Maggiore. Si tratta di una tela monumentale dove Veronese mette in scena un grande teatro. Più che un pittore vediamo un regista e uno scenografo: i personaggi si snodano fra le scene multiple del quadro, vestite di colori incandescenti.
Tiepolo è invece l’ultimo fra gli artisti veneti ad essere stato acquistato dal Museo del Louvre. Infatti a fine 2020 ha acquisito Giunone fra le nuvole, risalente al 1735 e realizzato su commissione del vescovo Gerardo Sagredo. Con questa tela monumentale (3,50 x 2,10 metri) il museo francese in un colpo solo ha aggiunto una freccia all’arco delle opere italiane e ha dato peso a Tiepolo, presente fino ad allora con quadri di piccolo formato.
