Il Corriere della Sera rilancia una dichiarazione del neo ministro della Pubblica Amministrazione, il veneziano Renato Brunetta: “Basta smart working, riapriamo tutto. I dipendenti pubblici devono tornare in ufficio”. Esplode la polemica. Ma è un’intervista dell’anno scorso
Sembravano tornati i tempi dello sceriffo antifannulloni, del gran matador di Venezia evidentemente non ancora domo nell’infilzare con infiniti stiletti la schiumante e furente macchina pubblica, sempre pronta ad incornarlo. A dare fuoco alle polveri un pezzo on-line del Corriere della Sera dedicato al nuovo ministro della Pubblica Amministrazione del governo Draghi, il veneziano Renato Brunetta. Titolo: “Basta smart working, riapriamo tutto. I dipendenti pubblici devono tornare in ufficio”. Il pubblico dell’arena virtuale era già in visibilio. Nel giro di poche ore lo screenshot dell’articolo diventa virale, accendendo lo scontro politico. Proteste all’interno della strana maggioranza da parte del M5S e del Partito Democratico. Ma è una fake news. Per metà, diciamo.
Certo, la notizia riferita al ministro divenuto famoso ai tempi del Governo Berlusconi per la sua riforma antifannulloni, pareva più che plausibile
Chiariamo subito, l’intervista è vera. Ma è stata rilasciata il 22 giugno del 2019. Con la curva epidemiologica in forte abbassamento e l’Italia che si avviava alla riapertura dopo il lock-down. Inspiegabile quindi lo scivolone del Corriere. Certo, la notizia riferita al ministro divenuto famoso ai tempi del Governo Berlusconi per la sua riforma antifannulloni, pareva più che plausibile. “Sconcertato” è il commento a caldo dell’ex/neo ministro Renato Brunetta. Tanto che in via Solferino corrono in fretta ai ripari, pubblicando scuse e rettifica. Ma all’interessato non basta: “Chi ha interesse ad avvelenare i pozzi? Chi vuole mettere già i bastoni tra le ruote a questo governo? Chi ha interesse a giocare con gli equivoci? Quello del ‘Corriere’ sarà un errore… ma io queste domande me le sto ponendo”. Al momento la questione pare chiusa qui. Ma i fan del vulcanico professor Renato sono certi che il ministro Brunetta riserverà altre sorprese.

