Seguici

Cerca nel sito

Fatti

Riparte il mercato del lavoro nel Veneto. Ma Venezia e Verona rimangono le più penalizzate

Il mercato del lavoro del Veneto riparte nel mese di maggio registrando oltre 53 mila assunzioni, un dato pari al 2019, e un bilancio di 21.200 posti di lavoro in più. Ma al netto dei miglioramenti registrati a maggio, la domanda di lavoro si è mantenuta in calo ovunque. Soprattutto a Venezia (-47%) e a Verona (-28%)

Il mercato del lavoro del Veneto riparte nel mese di maggio registrando oltre 53 mila assunzioni. Un dato pari al 2019, e un bilancio di 21.200 posti di lavoro in più. È quanto emerge dai dati della Bussola di Veneto Lavoro relativi ai primi cinque mesi dell’anno. Numeri che sembrano certificare un’inversione di tendenza rispetto alle recenti dinamiche occupazionali.

-advertising-

Va compreso quanto di questo rimbalzo possa perdurare nel tempo

“Si tratta di un rimbalzo rispetto ad un 2020 terrificante e ad un 2021 che sta registrando forti richieste di lavoro, fenomeno tutto da comprendere – afferma l’Assessore al lavoro del Veneto Elena Donazzan -. E’ per questo che promuoverò approfondimenti con le diverse filiere proprio sul tema del lavoro. Va compreso quanto di questo rimbalzo possa perdurare nel tempo. Per poter attivare con la Regione tutte le misure possibili di accompagnamento, aggiornamento delle competenze e inserimento al lavoro”.

Il risultato è interamente imputabile ai contratti a tempo determinato

Nell’ultimo mese il volume delle assunzioni è tornato sui livelli di due anni fa, riducendo il gap ad appena il 2% in meno (53.200 in confronto alle 54.200 di due anni fa). Il risultato è interamente imputabile ai contratti a tempo determinato. Che dopo diversi mesi di sofferenza hanno beneficiato della ripresa delle attività turistiche e del commercio, sia all’ingrosso che al dettaglio. Andando così a colmare la domanda di lavoro venuta a mancare nei mesi scorsi.

“Con le riaperture la domanda di lavoro è cresciuta in maniera significativa proprio in quei settori che avevano maggiormente risentito degli effetti della pandemia. A cominciare dal turismo e dal commercio – sottolinea l’Assessore al lavoro del Veneto Elena Donazzan -. Giovani e donne sono le categorie che erano state più penalizzate. Ora stanno beneficiando maggiormente della crescita delle assunzioni, e anche questo è un segnale incoraggiante”.

Il bilancio occupazionale dei primi cinque mesi del 2021 sale a 39.000 posti di lavoro guadagnati

In virtù del recupero di maggio, il bilancio occupazionale dei primi cinque mesi del 2021 sale a 39.000 posti di lavoro guadagnati. Un valore ancora lontano dai più 61.000 registrati nel 2019. Ma nettamente migliore di quello relativo all’analogo periodo del 2020, che aveva fatto registrare un saldo negativo di 4.500 posizioni lavorative. Il saldo è positivo in tutte le province, seppure con risultati generalmente inferiori rispetto al 2019. Mentre, al netto dei miglioramenti registrati a maggio, la domanda di lavoro si è mantenuta in calo ovunque, su valori massimi a Venezia (-47%) e Verona (-28%) e minimi a Rovigo (-5%).

La redazione

Iscriviti alla newsletter

Per rimanere aggiornato

* campo obbligatorio
commenta

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Articoli correlati

Persone

Nella conferenza stampa odierna di aggiornamento sulla situazione dell’epidemia il governatore del Veneto Luca Zaia si abbandona ad uno sfogo. E spiega perché, nonostante...

Persone

Il mitico cantante Bobby Solo, talmente innamorato di Badia Polesine da decidere di viverci, denuncia una truffa lunga trent’anni che gli sarebbe costata centinaia...

Fatti

Si inasprisce lo scontro sul green pass, anche tra le stesse Istituzioni: a Santa Lucia di Piave, in provincia di Treviso, il Consiglio comunale...

Persone

Paolo Bellavite, per anni Professore di Patologia generale dell’università di Verona, martedì scorso alla trasmissione de La7 “Di Martedì” ha espresso alcuni dubbi sui...

Copyright © 2022 Il Serenissimo Veneto. Blog di notizie dal Veneto - info@ilserenissimoveneto.it
Plurisettimanale, iscritto al n. 211/2021 del Registro della stampa, Tribunale di Roma