L’esponente della destra sociale Massimo Mariotti, candidato al consiglio comunale di Verona, risponde all’inchiesta polemica del Corriere del Veneto sulla destra scaligera: “Una cosa che non può suscitare altro che un sorriso”
Suscita polemica il recente articolo del Corriere del Veneto riguardante la cosiddetta “spaccatura” della destra veronese. In uno spaccato sui candidati infatti, il giornale ha dedicato un trafiletto ad un vecchio post facebook dell’esponente della destra sociale Massimo Mariotti riguardante il 2 Giugno.
“Mi sembra quanto meno il voler cercare a tutti i costi una polemica che di fatto non sussiste”
“Fa sorridere il fatto – commenta Mariotti – che in un approfondimento del giornale per parlare dei candidati sindaco si sia trovato il tempo di dedicare un breve commento anche al sottoscritto pur di innescare una polemica trita e ritrita.
Tra una “spaccatura della destra” che appare più immaginaria che altro e della ironia sul progetto “Verona Olimpica” (le olimpiadi del 2026 vengono affrontate qui come una questioncina da prendere con calma, evidentemente ignorando il fatto che per tali eventi si necessita di una pianificazione e preparazione eccezionale) – continua Mariotti – vengo citato per un vecchio post del 2020 riguardante il 2 Giugno, per il quale, come riportato non senza ironia dal giornalista, sono tra l’altro già stato assolto”.
“Tutto questo mi sembra quanto meno il voler cercare a tutti i costi una polemica che di fatto non sussiste, cosa che non può suscitare un sorriso in chi come me è impegnato nell’amministrazione cittadina ormai da tempo. Quando, al posto di queste questioncine, si vorrà affrontare un dibattito sul tema del mio operato sarò sempre disponibile – conclude Mariotti – ma su questo, non nutro il minimo dubbio, è molto più difficile scrivere un articolo di giornale.”

