La tragedia è stata causata da un importante seracco di ghiaccio, crollato sulla Marmolada. Il distacco, secondo le prime informazioni del Soccorso Alpino, si sarebbe verificato nei pressi di Punta Rocca, lungo l’itinerario di salita della via normale per raggiungere la vetta. Subito sono state attivate tutte le stazioni del soccorso alpino
Ci sono tre vittime italiane identificate in seguito al crollo di un seracco sulla Marmolada in Trentino. Una di esse è originaria della provincia di Vicenza – da qui proveniva una comitiva di 4 persone, le altre 3 mancanti all’appello – l’altra della provincia di Treviso; sono entrambi guide alpine. Anche una terza persona identificata sarebbe veneta. Tra i dispersi inoltre ci sarebbe anche un uomo sui 50 anni di Alba di Canazei. Intanto sui social è comparso in queste ore un selfie che riprende sulla vetta, prima del distacco del seracco, uno dei vicentini dispersi, Filippo Bari, di 27 anni.
Attualmente risultano dispersi sulla Marmolada 17 alpinisti. Sono invece otto i feriti, di cui due in gravi condizioni. Tra i feriti ci sono due cittadini tedeschi. Per ora i deceduti sono sei, dei quali quattro già identificati. E’ quanto apprende l’ANSA dagli inquirenti.
Proprio ieri sulla Marmolada era stato raggiunto il record delle temperature, con circa 10 gradi in vetta
La tragedia è stata causata da un importante seracco di ghiaccio, crollato sulla Marmolada. Il distacco, secondo le prime informazioni del Soccorso Alpino, si sarebbe verificato nei pressi di Punta Rocca, lungo l’itinerario di salita della via normale per raggiungere la vetta. Subito sono state attivate tutte le stazioni del soccorso alpino della zona. Almeno 5 elicotteri ed unità cinofile si sono recate nella zona per verificare l’eventuale presenza di persone. Proprio ieri sulla Marmolada era stato raggiunto il record delle temperature, con circa 10 gradi in vetta.
Zaia: “La macchina della Regione Veneto è intervenuta con tutti i mezzi”
“Quanto è successo oggi sulla Marmolada è una tragedia che ci tocca tutti e che ci colpisce profondamente – dichiara il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. La macchina della Regione Veneto è intervenuta con tutti i mezzi, gli operatori e i volontari possibili per portare in salvo i feriti. Alcuni dei quali sono stati trasportati e presi in carico dalle nostre strutture ospedaliere. Continuo, soprattutto tramite la Protezione Civile e il Suem 118 regionale (i cui uomini e donne stanno dando il massimo, lavorando senza sosta), a seguire gli sviluppi di un incidente che si fa fatica ad accettare e a comprendere. Siamo vicini ai famigliari delle vittime di questa terribile domenica sulla Regina delle Dolomiti.”
