Attrezzatura tecnica e resti organici sono stati rinvenuti dagli operatori nell’ambito della ricognizione “vista e udito” sul luogo del disastro della Marmolada
Dal ghiacciaio della Marmolada emergono altri resti delle vittime del seracco crollato domenica scorsa. Attrezzatura tecnica e resti organici sono stati rinvenuti dagli operatori nell’ambito della ricognizione “vista e udito” sul luogo del disastro. Le ricerche, ancora in corso, si stanno svolgendo sulla parte bassa della colata di ghiaccio, roccia e fango. Compresa una zona non interessata dal sopralluogo di ieri mattina. Lo dichiara l’ANSA.
Al momento le vittime accertate del disastro sono dieci. Entro sera è atteso l’esito del primo confronto tra il dna dei resti delle vittime non ancora identificate.
Un elicottero in volo stazionario è pronto ad intervenire nel caso in cui sia necessario effettua l’evacuazione rapida
La squadra, composta da 14 persone, tra cui due unità cinofile, sta effettuando un secondo intervento “vista e udito” sul campo. Gli operatori sono stati trasferiti in zona dopo il briefing operativo tenutosi a Canazei poco dopo le 5. Durante la notte le temperature sul ghiacciaio sono scese sotto lo zero, consolidando il ghiaccio e permettendo di estendere le operazioni fino alle 9.30 circa. Due vedette sono state poste ai margini della colata di fango, ghiaccio e roccia per controllare che non vi siano nuovi movimenti. Mentre un elicottero in volo stazionario è pronto ad intervenire nel caso in cui sia necessario effettua l’evacuazione rapida della squadra.
