Sabato prossimo si svolgerà il decimo corteo contro il Green Pass a Padova negli ultimi due mesi. I commercianti protestano, eppure dai manifestanti erano stati appoggiati.
Ancora un corteo per protestare contro il Green Pass e ancora polemiche per chi, questo corteo e questa protesta proprio non la vuole. Eppure, la cosa che colpisce è come a opporsi alla protesta siano proprio i commercianti.
Gli stessi commercianti che hanno visto in quelle stesse persone che oggi stanno manifestando contro il Green Pass i loro primi sostenitori quando le chiusure indiscriminate o contraddittorie li penalizzavano fortemente. Memoria corta oppure opportunismo? Fatto sta, che la protesta contro il Green pass non sembra proprio volersi fermare.
L’invito alla moderazione e al dialogo del prefetto per scongiurare danni ed esagerazioni
Il prefetto Raffaele Grassi ha fatto una duplice raccomandazione. Di abbassare i toni, in primis, per poter scongiurare episodi di violenza o anche solo tensione. Episodi che però, bisogna sottolinearlo, non si sono mai verificati. E dall’altro quello di continuare la via del dialogo. L’intento è quello di trovare un equilibrio tra tutti gli interessi in campo.
Tutto questo durante una riunione straordinaria del Cosp (il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica) svoltasi ieri mattina a Palazzo Santo Stefano in merito al corteo contro l’obbligo del Green Pass di quattro giorni fa e a quello già fissato per il pomeriggio di sabato prossimo. Con questo, negli ultimi due mesi sono stati 10 i cortei di questo tipo.
A questa riunione, svoltasi alla presenza del Questore Isabella Fusiello e all’assessore cittadino alla Sicurezza, Diego Bonavina era aperta anche ai rappresentanti delle varie categorie economiche del territorio. Erano presenti: Patrizio Bertin per l’Ascom, Nicola Rossi per la Confesercenti, Matteo Toniolo dell’Appe e Massimiliano Pellizzari dell’Acc.
Sono stati proprio loro, i commercianti quindi, a scagliarsi contro i manifestanti con più veemenza di tutti gli altri. In particolare dopo il corteo di sabato scorso che ha paralizzato Corso Milano per più di un’ora. Eppure fa pensare il fatto che proprio i commercianti, che tanta solidarietà dai manifestanti avevano ricevuto, ora non ricambino affatto.
La ricerca di un equilibrio difficile se non impossibile da trovare tra manifestanti e commercianti
Come detto, il prefetto in persona ha intimato di abbassare i toni. Grassi ha sottolineato: «Nel programmare i dispositivi da adottare in occasione di queste manifestazioni dobbiamo tenere conto e, possibilmente, contemperare i diversi diritti costituzionali in gioco. È infatti di tutta evidenza che, specialmente in un periodo delicato come quello che stiamo attraversando, la gestione dell’ordine pubblico va affrontata trovando punti di equilibrio e non ragioni di scontro.
Ha poi aggiunto che: «Ed è proprio quello che stiamo facendo, con la mediazione e il costante dialogo con gli organizzatori di tali iniziative. D’altronde solo il confronto e il contemperamento delle opposte visioni su tematiche divisive possono assicurare la pacifica convivenza di soggetti portatori di interessi diversi».
Modifiche al percorso per la manifestazione contro il Green Pass a Padova
Al netto di tutte queste polemiche, degli ostacoli e degli impedimenti che sono sorti in questi giorni, i cittadini si chiedono quale sia il percorso definito per il corteo di sabato prossimo. L’intenzione, nelle parole del questore Fusiello, sembrava quella di modificarlo ma di non renderlo pubblico per evitare che antagonisti pro-Green Pass avrebbero potuto andare a colpire i manifestanti.
Secondo le ultime disposizioni, però, il corteo dovrebbe partire da Piazzale Stazione, luogo di ritrovo per tutti i manifestanti. Da lì si incammineranno lungo viale Codalunga. Per la decima manifestazione contro il Green Pass, pacifica e senza scontri, degli ultimi due mesi.

