Per le sue fotografie subacquee, Virginia Salzedo non poteva trovare modella migliore: Lucrezia de Mari, atleta di nuoto sincronizzato. Ecco di cosa tratta il progetto
Il mare incantato e una splendida sirena che fluttua fra le onde. Non è una fiaba, ma la fotografia che si fa arte e la moda che incontra le tematiche più importanti come l’inquinamento del mare. La fotografa trentina Virginia Salzedo, ha deciso di interpretare il dolore del mare con delle fotografie subacque in cui compare Lucrezia, la bellissima modella e nuotatrice di nuoto sincronizzato.
Virginia Salzedo ha conquistato letteralmente i Giochi del Mare 2021 di Vasto, in collaborazione con la stilista Margherita De Cles, creatrice dell’atelier “La Cles Italia Fashion”. La sinergia tra le due donne è nata durante il lockdown, come racconta la fotografa trentina.
Dal lockdown ai Giochi del Mare per unire moda, fotografia e sostenibilità
«Ci siamo conosciute online lei era in Zimbabwe mentre io ero a casa, un po’ depressa in verità perché il mio lavoro è in giro, sono spesso in viaggio ed eravamo tutte due bloccate a casa. Da tempo stavo pensando a un nuovo progetto, volevo appoggiarmi a una casa di moda, ma cercavo qualcuno che ci credesse davvero e non fosse solo moda»
Virginia, unica donna a ritrovarsi nella squadra nazionale di fotografia subacquea, sogna di entrare nel mondo della pubblicità di moda. Il suo sogno, però, è di fare qualcosa di diverso: interpretare la moda attraverso gli scatti sottacqua. «Servono però abiti particolari con gli spacchi e i pesi giusti, c’è uno studio dietro e le modelle devono essere molto acquatiche, non sono progetti facilissimi».
Lucrezia de Mari, padovana e nuotatrice, la perfetta modella per le fotografie subacquee
La modella che ha trovato, non è una qualunque: si tratta di Lucrezia de Mari, nata a Padova, di 22 anni. Studentessa di psicologia e atleta di nuoto sincronizzato. Insomma, la perfetta modella per questi scatti, che ha interpretato alla perfezione.
Si tratta di una fotografia diversa, nuova, capace di unire bellezza e cause importanti. Infatti, il copricapo che cinge i capelli della ragazza simboleggia l’inquinamento, mentre si dà spazio anche a problematiche “di superficie” come la violenza sulle donne.
«Infine abbiamo fatto uno scatto che potesse raccontare la rinascita, ripensando un po’ al Covid. Abbiamo preso una grande palla simbolo della luna e della terra e le due ragazze la spingevano fuori dall’acqua. La cosa particolare è che tutte le ragazze posano in apnea, questo rende tutto più difficile ma anche bello» spiega ancora la fotografa.
