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LA LEGGENDA DEL LAGO DI MISURINA

Il nostro viaggio alla scoperta della storia officiosa veneta oggi ci porta nella provincia bellunese, specificatamente nelle fredde acque del lago alpino di Misurina.

Scopriremo oggi un’altra leggenda legata al nostro territorio e a Misurina. Il panorama che circonda il lago è una cartolina perfetta, un posto fatato in cui potrebbero trovare rifugio creature fiabesche quali gnomi e folletti. A nord si ergono maestose e imponenti le Tre Cime di Lavaredo, a sud compare il Gruppo del Sorapis che dà il nome a uno dei protagonisti di questa storia.

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Come ogni favola che si rispetti, anche questa inizia con una principessa che stavolta si chiama Misurina. Capricciosa, arrogante e prepotente, era il cruccio di suo padre il re Sorapis che tentava in ogni modo di esaudire le sue richieste, essendo ella cresciuta orfana di madre. Per il suo ottavo compleanno, Misurina chiese in regalo al re un oggetto potente e prezioso, lo specchio della fata del Monte di Cristallo il cui potere si narrava essere quello di poter leggere i pensieri di chiunque volesse specchiarcisi.

La nascita del Gruppo del Sorapis.

Le rimostranze del padre servirono a poco, tanto che decise di accompagnarla dalla fata. Anche quest’ultima provò a dissuadere la principessa, ma senza successo. Fu allora che la fata decise di porre una condizione talmente pesante da sperare che Misurina tornasse su suoi passi. In cambio dello specchio, re Sorapis sarebbe diventato un monte così da proteggere dal sole battente il giardino della fata del Monte di Cristallo. Senza pensarci due volte, la principessa egoista prese in mano lo specchio mentre sue padre si riempiva di crepacci e increspature: così nasceva il Gruppo del Sorapis.

Misurina per sempre riposerà nel lago che prende il suo nome, protetta dalla vicinanza di suo padre.

Misurina, attonita sulla cima del monte che un tempo era sua padre, disperata cadde e morì. Sorapis nei suoi ultimi istanti prima di completare la sua trasformazione in montagna, pianse tante lacrime da formare due ruscelli che, uniti a valle, diedero vita al lago di Misurina. Lo specchio nella caduta si ruppe in mille pezzi così da donare al lago quei riflessi colorati e magici.
Anche Claudio Baglioni racconta la tragica storia di Misurina e suo padre Sorapis e con queste parole saluta la principessa egoista che per sempre riposerà infondo al suo lago:

“Misurina riposava
tra il ginepro e i rododendri
si affacciava il sole dalle nubi
sopra i suoi capelli biondi”

Claudio Baglioni, “Il lago di Misurina”.

Elena Bibi

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