Un castello scaligero, un porticciolo e un lungolago incantato, facciamo due passi per Lazise, gioiello del Lago di Garda
Di ritorno dai Parchi del Garda o dalle Terme di Colà o di Sirmione, da un fine settimana in campeggio o da una passeggiata sul lungolago, a chi non è capitato di fermarsi a Lazise, splendido borgo a ridosso del Lago di Garda, che riesce a trasmettere serenità e pace tra le sue viuzze, coi suoi negozi e la sue vocazione prettamente turistica ma la sua anima molto antica.
Nessuno, dicono le statistiche, considerando che Lazise è il luogo dove si concentra il maggior numero di turisti all’anno, circa 3,5 milioni. Eppure, fare un giro per le sue vie riesce a trasmettere un senso di magia che i borghi sperduti sanno dare. Una vera rarità.
La storia di Lazise rivive nel castello e nelle sue mura
Torniamo indietro nel tempo per scoprire un po’ la storia di questo borgo incantato. La sua fondazione si può far risalire ai Romani, che la chiamarono prima Lasitium, poi Laceses, letteramente “luogo lacustre”, un nome decisamente pertinente. Nel Medioevo Lazise si trovava sotto il controllo del Sacro Romano impero ma nel 983 chiese all’imperatore di poter avere un castello fortificato, nonché numerose altre autonomie, il che fa di Lazise il più antico comune libero d’Italia.
Le mura che circondano il borgo riportano subito alla mente il periodo scaligero del borgo, quando cioè Lazise era sotto il controllo dei signori di Verona. Oggi, il castello appartiene alla famiglia Bernini e non si può visitare. Per entrare in città, proprio le mura lasciano tre porte d’ingresso con tanto di saracinesche e ponti levatoi, porta Superiore, oggi chiamata porta San Zeno, porta Lion (che recava lo stemma della Serenissima), porta Nuova, oggi chiamata porta Consignorio.
Due passi per il porticciolo, il lungolago e la dogana veneta
Il modo migliore per vivere Lazise è proprio girovagare tra i suoi vicoletti, e ancora più bello e dirigersi immediatamente a vedere il Lago. Qui, subito all’ingresso del paese, si trova un porticciolo molto caratteristico, costellato da bar con tavolini all’aperto; negozi ma anche una splendida casetta romanica dedicata a San Nicolò.
Vicino al porticciolo si trova l’antica Dogana Veneta, un edificio che risale al Seicento e al dominio della Serenissima; dove venivano scalate le merci del porto. Oggi è un centro eventi molto rinomato. Da lì ci si può incamminare lungo lo splendido lungolago per raggiungere la centralissima Piazza Vittorio Emanuele; o gustarsi il panorama incantato che regala una delle più belle passeggiate d’Italia.
