Apre per la prima volta in dieci anni al pubblico, sull’Isola di San Giorgio a Venezia, il Labirinto di Borges. Luogo evocativo e simbolico sorto per ricordare lo scrittore argentino Jorge Luis Borges e il suo amore per Venezia
L’incantevole Labirinto Borges della Fondazione Giorgio Cini apre per la prima volta al pubblico con visite accompagnate dalle evocative musiche di Antonio Fresa, eseguite e registrate con l’Orchestra del Teatro La Fenice.
Coate è stato un innovatore nella progettazione dei labirinti
Il Labirinto Borges è composto da 3.200 piante di bosso. Tutte assieme, creano un intricato labirinto. Se non ci si perde, si tratta di una passeggiata lunga un chilometro. Proprio come il Labirinto Borges, che apre per la prima volta alle visite venerdì 11 giugno (bisogna prenotarsi online per accedere). In precedenza non era possibile percorrere i sentieri di questo luogo iconico. il giardino fu progettato secondo la visione di Randoll Coate. E sorse anche per volere della vedova di Borges, María Kodama, per celebrare la passione del marito per la città lagunare. E se Borges è stato faro e riferimento di un genere letterario, anche Coate (che nasceva come diplomatico) è stato un innovatore nella progettazione dei labirinti. Il risultato è un’esperienza simbolica, giocosa e sorprendente.
Una suite composta da Antonio Fresa, dal titolo Walking The Labyrinth, accompagnerà i visitatori attraverso il Labirinto, amplificandone la bellezza
In occasione del decennale della sua creazione, dei 35 anni dalla scomparsa di Borges e dei 70 anni della Fondazione Giorgio Cini, il Labirinto di Borges è da oggi finalmente accessibile grazie al nuovo percorso di visita a cura della società D’Uva di Firenze. Una suite di oltre 15 minuti, appositamente composta da Antonio Fresa, dal titolo Walking The Labyrinth, accompagnerà nelle audio guide multilingue i visitatori lungo la passeggiata attraverso il Labirinto, amplificandone la bellezza.

