Il famoso bran vicentino Otb Diesel si fa pioniere di un nuovo innovativo progetto per il riciclaggio ecosostenibile dei tessuti
In collaborazione con l’Onu per lo Sviluppo Industriale, ll Gruppo Otb di Renzo Rosso e il suo brand Diesel daranno presto il via ad un progetto pilota di riciclo del cotone in Tunisia. Lo scopo è quello di creare un sistema di business circolare a emissioni ridotte, eco-compatibile. L’azienda vicentina del Otb e Diesel, insieme ai i suoi partner tunisini, saranno anche impegnati in un nuovo circolo virtuoso delle rimanenze derivanti dal taglio dei tessuti.
Il progetto
Secondo quanto riporta la stessa azienda Otb Diesel, le finalità del progetto sono orientate al rafforzamento di “pratiche di waste management all’interno dei processi produttivi, il miglioramento della differenziazione delle diverse categorie di rimanenze e l’avvio di un processo pilota di riciclo meccanico dei tessuti di scarto, composti al 100% o a prevalenza di cotone”.
Un nuovo sistema di riciclaggio
Gli scarti in buono stato verranno utilizzati per creare nuovi capi, mentre i rimanenti potranno essere impiegati da altri utilizzatori finali. Il progetto interviene in Tunisia perchè nel paese nordafricano vengono prodotte 31.000 tonnellate di rifiuti dall’industria tessile, e il 55% di questi è classificato come scarto.
Ridurre l’impatto ambientale
La sostituzione delle fibre tessili vergini con quelle riciclate, ridurrebbe l’impatto ambientale del settore. Così facendo Otb Diesel riuscirebbe a salvaguardare le risorse idriche, riducendo le emissioni di carbonio e la dispersione di sostanze chimiche pericolose per l’agricoltura.
Tra Onu e Ue
Il progetto della Otb e Diesel è compreso nel programma SwitchMed, finanziato dall’Unione europea. Realizzato in collaborazione con il governo tunisino e con la Federazione tunisina del tessile e dell’abbigliamento (Ftth), il progetto potrebbe essere pioniere all’interno del settore. La moda moderna va infatti sempre più verso una maggiore sostenibilità e utilizzo di materiali e tessuti riciclati.
Michele Fine

