Si è celebrata la Festa della Sensa 2021 a Venezia domenica 16 maggio, in occasione dell’Ascensione. La più “Serenissima” delle ricorrenze
La Festa della Sensa 2021 a Venezia, è l’ultimo atto di una storia molto antica. Una storia, che affonda le sue radici nel passato della Serenissima. Si celebrava fin dal Medioevo per ricordare due importanti traguardi per la Repubblica di Venezia. Il 9 maggio dell’anno Mille, il doge Pietro II Orseolo riuscì a salvare le popolazioni della Dalmazia minacciate dagli Slavi. Quella vittoria segnò la definitiva espansione di Venezia verso l’Adriatico.
Mentre nel 1177, il doge Sebastiano Zani riuscì a firmare una pace con l’imperatore Federico Barbarossa e Papa Alessandro III. La Pace di Venezia mise fine alla diatriba tra Repubblica, Papato e Impero. Non si sa esattamente se nell’una o nell’altra occasione, nacque la cerimonia dello “Sposalizio del Mare”. Un evento che ancora oggi attira visitatori da tutta Italia e non solo.
Durante la Festa della Sensa avviene il tradizionale Sposalizio del Mare. Venezia si riconferma signora indiscussa del Mediterraneo
Uno dei riti più affascinanti e simbolici che si tramanda ancora oggi. È rinato nel 1965 grazie al Comitato Festa della Sensa. Nel rito antico durante la festa della Sensa, il Doge si presentava a Sant’Elena (all’altezza di San Pietro di Castello). Lì lo attendeva il Vescovo, a bordo di una barca dorata, in procinto di benedirlo. A quel punto avveniva lo sposalizio solenne alla Bocca di Porto.
Anche quest’anno, nella Festa della Sensa 2021, questo rito si è celebrato. anche se le autorità e i significati sono molto diversi. Erano le 10.30 quando il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, affiancato dal patriarca Francesco Moraglia e dal contrammiraglio Andrea Romani, comandante dell’Istituto Studi militari marittimi e del Presidio Militare di Venezia si sono riuniti davanti alla chiesa di San Nicolò al Lido.
«Noi ti sposiamo o mare in segno di vero e perpetuo dominio» le parole solenni e antiche, pronunciate dal primo cittadino. Tutto intorno, alzaremi alla veneta e le note dell’inno di San Marco
Durante le celebrazioni per la Festa della Sensa si celebra anche il “Gemellaggio Adriatico”. Esso celebra l’unione di Venezia con altre città che per qualche motivo ne hanno incrociato la Storia. La scorsa edizione (nel 2019, perché nel 2020 non si è celebrata) ha visto protagoniste Genova, Pisa e Amalfi, in ricordo delle Repubbliche Marinare.
Quest’anno, in occasione dei 1600 anni dalla fondazione di Venezia, la scelta per il “Gemellaggio Adriatico” è ricaduta sui capoluoghi veneti. I sindaci hanno ricevuto l’anello simbolo dell’alleanza dai sindaci delle repubbliche marinare. I primi cittadini hanno assistito alla celebrazione su barche guidate da sei regatanti, due uomini, due donne e due giovanissimi.
Il Gemellaggio adriatico con i capoluoghi veneti vuole simboleggiare l’unione di tutti i veneti sotto la bandiera della Serenissima. Specialmente nel 1600° anniversario della fondazione della città
Su questo punto è chiarissimo il primo cittadino veneziano, Brugnaro. «La Festa della Sensa che oggi abbiamo celebrato rafforza e sottolinea il legame della nostra Città con il mare. Venezia sposa il mare. Ma il gemellaggio fatto questa mattina con gli altri sei sindaci dei capoluoghi veneti, che rappresentano idealmente tutti i comuni del Veneto, ci ricorda che Venezia è Stato da Mar e Stato da Tera. Nello Stato di Terra c’è un pezzo di futuro di Venezia, questa cerimonia tiene insieme i semi di un futuro di amicizia e di fratellanza».
Una forte volontà di unità, di ritorno alle origini. Ecco cosa si ritrova nelle parole del sindaco, mentre sottolinea la particolare ricorrenza. «Venezia è stata costruita dai veneti. Quella della Serenissima è una storia fatta di alleanze fondate su un rapporto saldo con le altre città della regione. Il futuro di Venezia interessa tutti. Questo è il messaggio che dobbiamo consegnare alle giovani generazioni. Non dobbiamo dividerci: tutti a Venezia devono sentirsi a casa loro».
La Festa della Sensa 2021 a Venezia celebra la Serenissma, il mare e i veneti tutti. La tradizione più forte della pandemia
Mario Conte, sindaco di Treviso, parla in rappresentanza degli altri sindaci veneti nel ringraziare Venezia per la consegna dell’anello dogale: «Auguri a Venezia per i suoi 1600 anni. Oggi siamo presenti noi sindaci dei capoluoghi, ma siamo qui in rappresentanza di tutti i 563 comuni della Regione».
Una tradizione che si era interrotta solo per il 2020. Ma quest’anno è riuscita a ritornare in auge grazie alle misure anti-covid adottate. Un evento fortemente voluto dall’amministrazione veneziana. Il consigliere delegato alla Tutela delle Tradizioni, Giovanni Giusto ha sottolineato: «Le acque della laguna continuano a essere le nostre mura, dobbiamo continuare a tutelare questa tradizione».

