A 15 giorni di distanza, continuano ricerche e polemiche legate alla strage compiuta sul ghiacciaio della Marmolada lo scorso 3 luglio. L’ennesima apertura del crepaccio sul ghiacciaio della Regina delle Dolomiti ha interrotto nuovamente le operazioni di ricerca delle undici vittime ancora disperse.
Ricerche interrotte
Anche i droni del corpo nazionale del Soccorso alpino, da ieri non si sono più alzati in volo sul famoso ghiacciaio della Marmolada. Proprio i droni, nei giorni scorsi avevano rinvenuto alcune attrezzature tecniche tra il ghiaccio e i detriti che la valanga si è portata con sè.
Zona pericolosa
Le operazioni riprenderanno quando le condizioni permetteranno di lavorare in sicurezza. Lo apprende l’ANSA. “Gli strumenti di rilevazione che monitorano la calotta di ghiaccio, nei giorni precedenti hanno registrato piccoli crolli nella zona interessata dal disastro, con la caduta di un alcuni di blocchi di ghiaccio. I movimenti del ghiacciaio sono causati dalle temperature particolarmente alte degli ultimi giorni”.
Andrea Pesavento

