Vedrà la luce in un edificio storico vicino alla stazione ferroviaria di San Giorgio delle Pertiche il primo Innovation Lab della Provincia di Padova. Un luogo dove i “Digital Angels”, ovvero persone esperte nel campo, guideranno i cittadini nell’acquisire le competenze in palestre digitali
Un luogo fisico e multifunzionale pensato sul modello di co-working, che darà spazio anche a start up innovative e ospiterà eventi formativi. Un Innovation Lab dove i “Digital Angels”, ovvero persone esperte nel campo, guideranno i cittadini nell’acquisire le competenze in palestre digitali, giocando un ruolo chiave nell’accompagnare i cittadini verso quella transizione digitale che fa fatica a diffondersi, come è ovvio che sia, nelle fasce più anziane d’età. Con la pubblica amministrazione, in questa partita, che intende giocare un ruolo da protagonista. Si insedierà in un edificio storico vicino alla stazione ferroviaria di San Giorgio delle Pertiche il primo Innovation Lab della Provincia di Padova.
In totale nel territorio regionale ne avremo 14 che si aggiungono alle 155 palestre digitali
“Oggi abbiamo dato ufficialmente il via al progetto di Camposampiero, uno dei quattro Innovation Lab del Veneto rifinanziati grazie alle risorse aggiuntive del fondo di sviluppo e coesione. In totale nel territorio regionale ne avremo 14 che si aggiungono alle 155 palestre digitali. Un risultato importante che dimostra l’attenzione dell’Amministrazione nei confronti dello sviluppo digitale sostenendo e accompagnando i comuni e le aggregazioni di comuni nella promozione dell’innovazione e della cultura digitale sul territorio regionale” – lo dice l’assessore con delega all’Agenda Digitale del Veneto, Francesco Calzavara.
Investire in questi spazi significa accrescere la cultura digitale nella cittadinanza
“Con i 2,8 milioni di euro del fondo di sviluppo e coesione siamo riusciti a sostenere altri quattro progetti di Innovation Lab, che erano rimasti esclusi dalla prima tornata di finanziamenti – specifica ancora Calzavara -. Investire in questi spazi significa accrescere la cultura digitale nella cittadinanza, affinché nessuno rimanga escluso dai processi di innovazione digitale che inevitabilmente interessando direttamente anche l’evoluzione dei servizi della PA rivolti a famiglie e imprese”.

