Nonostante la crisi economica causata dalla pandemia il comparto industriale di Vicenza “tiene botta”. A tirare la volata all’industria berica le esportazioni verso l’Unione europea
Se il mercato interno registra una flessione leggera flessione (-1%), sono le esportazioni verso l’UE a salvare i conti del comparto industriale di berico. Vicenza e la sua industria infatti “tengono botta” nonostante il complicatissimo quadro economico nazionale ed internazionale generato dalla pandemia. I dati, relativi all’ultimo trimestre del 2020, registrano un +2,6% delle esportazioni verso gli altri paesi europei. A rivelarlo, uno studio di Confindustria.
Nel 4° trimestre 2020 la produzione è comunque risultata ancora in calo rispetto al 2019 (- 1,9%)
Nel periodo ottobre-dicembre 2020 si è infatti registrata un’ulteriore ripresa dell’attività delle imprese manifatturiere vicentine rispetto alle profonde flessioni del primo semestre dell’anno. Durante il 4° trimestre 2020 la produzione è comunque risultata ancora in calo rispetto al 2019 (- 1,9%), ma la riduzione è decisamente più contenuta rispetto al trimestre precedente. A fronte del 42% delle aziende che dichiara cali della produzione, il 33% delle ditte evidenzia aumenti produttivi. Il numero di aziende che denuncia un livello produttivo insoddisfacente rappresenta il 41% del totale (51% nel precedente trimestre, 35% un anno fa).
Nel mercato interno il fatturato è risultato in calo dell’1%, con un ottimo recupero rispetto al -4,1% di fine settembre. Se l’export verso l’UE aumenta, quello verso i paesi extra UE rimane fondamentalmente invariato. Questo ha permesso ad un 33% delle aziende vicentine di dichiarare addirittura un aumento della produzione, anche se un 42% dichiara invece un calo. Il 66% delle aziende dichiara inoltre di aver mantenuto inalterato il proprio livello occupazionale, il 15% l’ha aumentato, mentre il 19% ha ridotto la propria forza lavoro.
Importanti i riflessi di questo risultato per il mantenimento dell’occupazione: Il 66% delle aziende dichiara di aver mantenuto inalterato il proprio livello occupazionale
“Vicenza si conferma di gran lunga la prima provincia per export pro capite d’Italia” – commenta con soddisfazione il Presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi. “In quest’anno difficilissimo – prosegue – abbiamo dimostrato come l’apertura verso l’estero e il confronto con le principali realtà manifatturiere del mondo siano le condizioni che ci permettono di essere competitivi. Anche quando le condizioni sono estreme. Ora, per una ripartenza vera, conterà la velocità del piano vaccinale a livello nazionale ma anche globale, perché non siamo un’isola. E poi conterà un uso dei fondi del recovery plan. Aiuterà le aziende ad investire in competenze e tecnologia nonché a poter cambiare quando serve e dove serve”.
Importanti i riflessi di questo risultato per il mantenimento dell’occupazione: Il 66% delle aziende dichiara di aver mantenuto inalterato il proprio livello occupazionale, il 15% l’ha aumentato, mentre il 19% ha ridotto la propria forza lavoro.

